Sistema Sorrento, il j’accuse dell’ex segretaria anticorruzione: “Cultura dell’impunità in alcuni settori dell’ente”

  • Postato il 18 agosto 2025
  • Giustizia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Persistenza di una cultura dell’impunità in alcuni settori dell’ente” e “gravi carenze nella repressione degli abusi edilizi” hanno caratterizzato l’amministrazione comunale di Sorrento sciolta e commissariata dopo l’arresto per corruzione del sindaco Massimo Coppola. Lo scrive la segretaria generale Candida Morgera in una relazione sugli esiti dell’anticorruzione comunale – da lei coordinata – dalla quale sembrano trasparire alcune delle ragioni per cui l’11 agosto scorso ha comunicato alla commissaria prefettizia Rosalba Scialla di non voler più proseguire il suo incarico a Sorrento. Invitando la dottoressa Scialla ad avviare le procedure per la sostituzione. Morgera fu colei che diede seguito agli esposti del consigliere Pd Ivan Gargiulo: dal loro lavoro di controllo sugli atti presero il via le indagini della Procura di Torre Annunziata culminate nell’arresto dell’ex sindaco e in una quindicina di altre misure cautelari.

La relazione è un j’accuse di circa 50 pagine su ritardi, omissioni, connivenze e indebite pressioni intorno agli uffici municipali e alla giunta Coppola, guidata di fatto da un sindaco e dal suo amico ‘veggente’ che si presentava come ‘vice sindaco’ (cioè Raffaele Guida detto ‘Lello il Sensitivo): secondo le accuse avevano entrambi l’ossessione di ricavare mazzette da ogni appalto o affidamento pubblico.

Firmato da Morgera e pubblicato sul sito del Comune, il documento contiene anche parti inquietanti sulle velate minacce via web che la segretaria e un legale dell’ente, l’avvocato Donatangelo Cancelmo, hanno ricevuto per aver pestato i piedi a qualcuno, intensificando i controlli anticorruzione sulle gare, osando sollecitare i procedimenti amministrativi contro alcuni abusi datati e conclamati.

Il passaggio merita di essere riportato per intero. “Non sono mancati nel corso del tempo attacchi e azioni di dileggio, sui social e all’interno dell’ente, nei confronti di alcuni membri della struttura (anticorruzione, ndr), soprattutto in concomitanza delle attività che hanno condotto all’inchiesta penale che interessa l’ente e dei controlli su attività di rilievo anche per ex amministratori, che sono state garantite dopo anni di omissioni e silenzi in merito degli uffici”.

Morgera precisa: “Il riferimento va diretto agli attacchi, ai dileggi e sovente anche a velate minacce, perpetrate ai danni del segretario generale e dell’avv. Cancelmo su alcuni blog e testate giornalistiche digitali, già al vaglio delle competenti autorità per individuare, oltre gli esecutori, gli eventuali mandanti, colpiti nei propri interessi economici. Emblematico il ritrovamento nella scrivania dell’ex sindaco, durante la perquisizione giudiziaria occorsa il 21.5.2025 dopo il relativo arresto in flagranza di reato, di materiale documentale su procedimento disciplinare, archiviato, avviato a carico dell’avv. Cancelmo, già oggetto di denuncia per il relativo, vano, tentativo di estrometterlo dai controlli”.

È la storia raccontata il 3 luglio su ilfattoquotidiano.it, poche ore prima di una riunione a Sorrento del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, al quale partecipò anche il procuratore di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso. I blogger e giornalisti all’attenzione dell’inchiesta giudiziaria a cui accenna la Morgera a proposito dei loro presunti “mandanti”, sarebbero almeno tre. Di cui uno, M. S. – pregiudicato per reati di abusi edilizi e di violenza, e nonostante questo referente di una associazione locale di legalità – colpito personalmente dalle ordinanze di abbattimento oggetto delle sollecitazioni di Morgera e Cancelmo.

L’uomo è già al centro di tre interrogazioni parlamentari del vice presidente della Camera Sergio Costa e del deputato Francesco Borrelli. Una in particolare, a firma dell’ex ministro dell’Ambiente, ipotizza che il pregiudicato – che fu ricevuto a gennaio in Prefettura a Napoli e ascoltato in merito ad alcune sue denunce contro gli abusi di alcuni alberghi della costiera – sia stato in grado di condizionare alcune scelte di Massimo Coppola. Tra cui la convocazione, anomala, di una riunione tra politici e tecnici comunali, che sarebbe avvenuta per discutere del suo abuso e la sostituzione a febbraio del vice sindaco Filomena Cappiello.

È anche al caso dell’abuso del pregiudicato, la cui sentenza penale di abbattimento e ripristino risale al 2007, che forse Morgera si riferisce quando nella relazione evidenzia “gravi casi di mancata esecuzione di demolizioni in danno, nonché delle inerenti attività di registrazione e trascrizione nei pubblici registri immobiliari a seguito dell’acquisizione legale gratuita al patrimonio comunale”. Altro passaggio degno di nota: “Abusi edilizi sono stati rilevati anche con riferimento a strutture di ex amministratori o di congiunti di ex amministratori, in carica sia nella consiliatura conclusasi nel 2025, sia in quelle precedenti”.

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Il Fatto Quotidiano

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