Skymetro, il comitato: “Il finanziamento si può usare anche per il tram, vi spieghiamo perché”
- Postato il 28 aprile 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Il finanziamento di quasi 400 milioni ricevuto dal ministero dei Trasporti nel 2022 può essere utilizzato per progetti diversi dallo Skymetro o diversi da un progetto di prolungamento della metropolitana“. È quanto continua a sostenere il comitato Opposizione Skymetro – Valbisagno sostenibile che, dopo lo slittamento del via libera atteso dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, propone di “eliminare definitivamente” il tema dalla corsa elettorale in quanto “impossibile da realizzare se non a costo di forzature legali e costi altissimi” per concentrarsi su un’altra domanda: “Come si può dotare la Val Bisagno di un efficiente sistema di trasporto pubblico?”.
“Questo finanziamento – ricordano gli esperti del comitato – viene concesso sulla base di una legge che vuole migliorare il trasporto pubblico nelle principali città italiane, il Dm 4 agosto 2017 del Mit. Sulla base di questa legge vengono periodicamente aperti dei bandi a cui possono partecipare i Comuni per poter accedere ai finanziamenti statali per nuove infrastrutture per il trasporto rapido di massa, quali sistemi ferroviari metropolitani, metro e tram. Ad aprile 2022, al fondo da cui prelevare i finanziamenti per il trasporto pubblico vengono aggiunte nuove risorse destinate alla promozione della sostenibilità della mobilità urbana nelle città di Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino, prese dalla legge di bilancio 2022. Successivamente, il decreto 97 del 20 aprile 2022 stabilisce come usare i fondi concessi dalla finanziaria. A Genova vengono assegnati i fondi per lo Skymetro, allora un progetto molto vago che viene dettagliato in seguito nei progetti che sono stati fino ad oggi rifiutati dal Consiglio superiore dei lavori pubblici”.
“Sulla base della legge che istituisce i finanziamenti, sulla base degli avvisi susseguenti e sulla base, soprattutto, di quanto scritto nella finanziaria si vede che le risorse concesse possono essere spostate su un progetto diverso dallo Skymetro – afferma il comitato -. L’articolo della finanziaria 2022 che stabilisce l’obbligo di usare le risorse per sistemi di trasporto sostenibile (articolo 1 della legge 234 del 30 dicembre 2021 recita: Al fine di promuovere la sostenibilità della mobilità urbana, anche mediante l’estensione della rete metropolitana e del trasporto rapido di massa, delle città di Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino, […] è autorizzata la spesa di […] con decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro il 28 febbraio 2022, sono definite le modalità di assegnazione delle risorse […]. Come si può leggere, i soldi stanziati possono essere usati sia per l’estensione della rete metropolitana sia per il trasporto rapido di massa (ossia in primis il tram) e non c’è un vincolo di impiego per la sola metropolitana. Anzi le cifre potrebbero essere impiegate più in generale per promuovere la sostenibilità della mobilità urbana. E lo stanziamento è specificamente destinato ad alcune città, tra cui Genova. In altri termini, è possibile utilizzare i soldi in un altro dei modi indicati ed è stabilito che le risorse non si possono usare a favore di qualche altra città“.
“Il decreto scritto nell’articolo della finanziaria, che stabilisce come si assegnano i soldi ai vari progetti (tra cui lo Skymetro come prolungamento della metropolitana) è quello del finanziamento, il famoso Dl 97. Questo decreto è stato emanato in attuazione di una norma approvata dal Parlamento (legge di bilancio, ex finanziaria) e quindi non può essere un semplice atto del ministero a modificare la destinazione delle risorse. Quindi, basta rimanere nei limiti scritti nel comma e i soldi non si perdono. Per cui – questo il punto centrale della nota – è possibile utilizzare i soldi stanziati per lo Skymetro per fare il tram a Genova, a cominciare dalla Val Bisagno, ma anche per altre cose“.
Ieri Piciocchi ha ripetuto il concetto: “Se si blocca il progetto perdiamo i soldi, il decreto dice chiaramente che entro il 31 dicembre 2025 il Comune dovrà assumere l’obbligazione giuridica vincolante“. Cosa che sicuramente non potrà fare questa giunta, visto che prima si dovrà chiudere la conferenza dei servizi e poi approvare in Consiglio comunale il vincolo preordinato agli espropri. Dal canto suo la coalizione di Silvia Salis sostiene proprio quanto afferma il comitato, cioè la possibilità di riutilizzare i finanziamenti governativi a un altro sistema “su rotaia” fino a Molassana, senza specificare altri dettagli.
“Questa giunta, questi candidati, con questo atteggiamento di voler portare avanti a tutti i costi il progetto dello Skymetro, costantemente valutato negativamente dal Cslp, farà perdere i 400 milioni ricevuti dal Comune di Genova per promuovere la sostenibilità della mobilità urbana e realizzare un trasporto rapido di massa – accusano ancora gli oppositori dello Skymetro –. Per non perdere il finanziamento e poter realizzare un trasporto efficiente e sostenibile per la Val Bisagno, come il tram, bisogna abbandonare un progetto sbagliato (perché complicato, inefficiente e dannoso) come lo Skymetro e iniziare a pensare come utilizzare bene il finanziamento ricevuto. Noi come comitato abbiamo fatto nostra la proposta di tram dell’Associazione MobiGe da noi considerata la migliore, altre ipotesi e progetti esistono, bisogna iniziare a dire come utilizzare queste risorse”.