Skymetro, il via libera slitta ma Piciocchi assicura: “Arriverà”. Il centrosinistra accusa: “Un fallimento”
- Postato il 27 aprile 2025
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- Di Genova24
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Genova. Ennesimo rinvio per lo Skymetro, uno dei progetti più dibattuti nella campagna elettorale per le comunali appena entrata nell’ultimo mese. Proprio in questi giorni scadevano i termini per il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici e i tecnici del ministero hanno chiesto al Comune ulteriori integrazioni prima di esprimersi nel merito, evitando così il meccanismo del silenzio-assenso. “Ci hanno chiesto due specifiche super tecniche su aspetti urbanistici – spiega il vicesindaco reggente e candidato Pietro Piciocchi -. Tra due settimane ci sarà la seduta in cui delibereranno definitivamente“.
Dunque da parte dell’amministrazione di Tursi c’è piena fiducia che la metropolitana sopraelevata Brignole-Molassana ottenga l’agognato via libera da Roma, dopo che le versioni precedenti del progetto erano state rinviate al mittente per una serie di criticità che hanno allungato i tempi dell’iter. Il jolly di Piciocchi è la previsione di abbattere e ricollocare l’istituto Firpo-Buonarroti di Marassi, soluzione che consente di superare il problema dell’attraversamento della copertura del Bisagno all’altezza dello stadio.
Dopodiché, una volta incassato il parere favorevole, si riaprirà la valutazione d’impatto ambientale in Regione con l’obiettivo di chiudere una volta per tutte la conferenza dei servizi. A quel punto, certamente dopo le elezioni, la pratica dovrà passare in Consiglio comunale per l’apposizione del vincolo preordinato agli espropri. E solo allora – sempre che nel frattempo non si sia insediata una giunta intenzionata a bloccare tutto – si potrà partire sulla gara, contando sui 398 milioni sufficienti solo a finanziare il primo lotto da Brignole a Ponte Carrega. In caso contrario l’iter autorizzativo dovrà essere archiviato.
A cavalcare il nuovo stop per lo Skymetro è il centrosinistra a sostegno di Silvia Salis, schierato compatto per il no. “Un’opera confusa, costosissima e devastante per la Valbisagno” secondo Simone Leoncini, candidato di Avs in Comune, che lancia un appello: “La giunta sospenda ogni accelerazione e rispetti il diritto dei cittadini di scegliere quale futuro vogliono per la città. Non si possono imporre scelte così traumatiche a poche settimane dal voto”.
“Sono passati tre anni da quando il Comune ha ottenuto i finanziamenti e non esiste ancora un progetto definitivo autorizzato – accusa Fabrizio Ivaldi, candidato presidente del Municipio Bassa Valbisagno -. Siamo ancora alla giunta che brancola nel buio, sposta ponti, chiude scuole, riduce il tracciato e la capienza accorciando i binari in stazione. L’unica certezza è la riduzione del tracciato e l’esplosione dei costi aumentati di 200 milioni di euro. Si metta fine a questa farsa. In questi tre anni la giunta comunale ha dimostrato l’assoluta incapacità di trovare una soluzione sostenibile ai problemi della mobilità da Brignole a Prato. Quando saremo al governo della città, salveremo i fondi ministeriali per realizzare un sistema di trasporto su rotaia che arrivi fino a Prato senza distruggere la Val Bisagno”.
“I progetti presentati finora si sono dimostrati privi di analisi approfondite e di una reale visione per la mobilità cittadina – aggiunge l’ex presidente Massimo Ferrante, candidato per il Pd a Tursi -. Oltre ai costi e all’incertezza, il rischio è di stravolgere la Val Bisagno con un’opera altamente impattante sul territorio. Genova merita scelte ponderate, non cantieri infiniti e infrastrutture invasive. Servono soluzioni concrete per la viabilità, rispettose dell’ambiente e delle esigenze dei cittadini”.
“Non si può negoziare nulla col ministero, chi lo dice sta ingannando i cittadini – replica Piciocchi -. Oggi c’è un decreto chiarissimo, dice che entro il 31 dicembre il Comune dovrà assumere un’obbligazione giuridica vincolante. Se si blocca lo Skymetro si perdono i soldi“.
“Colpisce leggere che Ivaldi, senza alcuna competenza e in modo del tutto improprio, si interessi di soluzioni per il trasporto da Brignole a Prato, territorio che non riguarda il Municipio per cui è candidato – rincara la dose Maurizio Uremassi che punta a confermarsi presidente della Media Valbisagno – ed è altrettanto grave che, con dichiarazioni prive di basi tecniche e prive di reale progettualità, insieme a Leoncini mettano a rischio l’unica vera possibilità di migliorare radicalmente il trasporto pubblico della vallata. Il rischio concreto è che i cittadini siano condannati ancora una volta a subire tempi di percorrenza insostenibili, anche superiori a un’ora e mezza tra Prato e Brignole in condizioni meteo difficili”.