“Sono farmacista e vedo un preoccupante boom di persone che devono farsi togliere la cistifellea dopo le punture dimagranti per perdere peso”: parla la dottoressa Deborah Grayson
- Postato il 29 aprile 2025
- Salute
- Di Il Fatto Quotidiano
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TikTok non offre solo video light, ma anche preziosi interventi di esperti. È il caso di una giovane farmacista che in un recente video ha spiegato il rischio di dolorosissimi calcoli biliari con l’uso di Mounjaro e simili, e di conseguente rimozione della cistifellea. Ma di effetti collaterali gravi ce ne sono ancora, denunciati tra l’altro da un medico tiktoker e dalle autorità sanitarie inglesi. Su TikTok Godmother of Pharmacology – o meglio Deborah Grayson, farmacista e terapista nutrizionale presso il centro oncologico Heartburn Cancer UK – pubblica video che trattano di varie problematiche di salute, tra cui appunto gli effetti di prodotti come Mounjaro, detto il King Kong delle punture dimagranti per la sua efficacia, e farmaci simili come Ozempic e Wegovy, il cui principio attivo non è però la tirzepatide ma la semaglutide. “Vedo sempre più pazienti che usano punture dimagranti per perdere peso e che devono farsi togliere la cistifellea”, avverte la farmacista in un video di inizio marzo da oltre 100.000 view. “Molti professionisti con cui lavoro hanno rivelato negli scorsi 7-15 giorni almeno un paio di pazienti cui hanno dovuto asportare la cistifellea”.
Rischio di calcoli biliari
L’esperta spiega che il farmaco rallenta il flusso di bile nella vescichetta, di cui ritarda lo svuotamento, così in alcuni casi la bile si addensa e può formare calcoli. In genere questi sono asintomatici, ma a volte danno bruciori di stomaco, pesantezza, difficoltà di digestione. Grandi da pochi mm a 3 cm, i calcoli possono però anche ostruire un dotto, causando dolorosissime coliche e portando eventualmente alla rimozione della vescichetta biliare. Senza di essa la vita certo continua, ma la digestione può diventare più lunga e complessa, soprattutto se si mangia troppo e si eccede con i grassi – la bile serve appunto a digerirli. Molto meglio comunque tenersi la vescichetta biliare!
Il rischio di sviluppare patologie della colecisti e biliari e calcoli della colecisti con l’uso di farmaci a base di semaglutide, tirzepatide e altri principi attivi simili (detti collettivamente incretine) è dimostrato in vari studi, e le stesse aziende produttrici lo indicano nel bugiardino. Ci sono comunque categorie più esposte ai calcoli della cistifellea: soprattutto le donne fra 30 e 50 anni, le persone in sovrappeso e/o che hanno una dieta ricca di grassi e colesterolo, chi soffre di malattie tiroidee e chi ha perso peso molto rapidamente. Nello specifico delle punture dimagranti, secondo gli studi il rischio si accresce maggiormente con dosi alte e uso prolungato. La farmacista spiega da parte sua che molte persone aumentano le dosi per accelerare il dimagrimento. Ma non è proprio il caso, tanto più che dagli studi emerge per il Mounjaro un’azione dimagrante più rapida ed efficace rispetto a quella dei concorrenti.
Molti i commenti di apprezzamento per il video della dott. Grayson. Una paziente scrive per esempio: “Vorrei averlo visto qualche mese fa, prima di cominciare. Sono appena rientrata dalla seconda visita ospedaliera (e da sette giorni sono in terapia intensiva) e devo rimuovere chirurgicamente la cistifellea settimana prossima”. Non a caso, la farmacista avverte di fare un consulto medico quando si presentano sintomi riconducibili ai calcoli biliari, che se trascurati possono poi causare itterizia o pancreatite. Proprio su quest’ultima si sofferma il video pubblicato a dicembre da un medico statunitense, Ethan Melillo.
Rischio di pancreatite
Forte di ben 450.000 follower su TikTok, il medico si focalizza sulla pancreatite, un’infiammazione del pancreas che nella maggior parte dei casi è lieve, ma in un 10% si rivela molto dolorosa e pericolosa. Il rischio di pancreatite con l’uso di punture dimagranti è, come spiega l’esperto, “un effetto collaterale raro ma molto serio”. Secondo gli studi ci sarebbe effettivamente un collegamento tra il Mounjaro e il maggior rischio di pancreatite, ma le evidenze e le motivazioni di questo effetto collaterale sono ancora poco chiare. Forse il problema è legato all’aumento ematico di enzimi pancreatici che finirebbe con il ritorcersi contro il pancreas stesso. In ogni caso il dott. Melillo raccomanda ai pazienti di contattarlo subito “se sperimentano un dolore nello stomaco che si irradia alla schiena”. In mancanza di cure, la pancreatite può causare problemi respiratori e renali ma anche complicanze pericolose come l’insufficienza multiorgano. Proprio quella che ha ucciso lo scorso settembre la scozzese Susan McGowan, un’infermiera di 58 anni, che aveva fatto due iniezioni a basso dosaggio ed era in seguito deceduta per pancreatite, shock settico e appunto insufficienza multiorgano. Osserva il Daily Mail, che na ha riportato la notizia: “Si ritiene la prima volta che la medicina è stata elencata come concausa su un certificato di morte”.
Conclusione
Secondo le stime, Mounjaro e affini sono usati da mezzo milione di persone nel mondo. Hanno dimostrato di dare molti benefici: per Ozempic, ad esempio, se ne contano una quarantina. Ma come tutti i medicinali hanno effetti collaterali come quelli di cui abbiamo parlato, insieme ad altri. Per esempio scrive l’American Academy of Ophthalmology: “I risultati degli studi su Ozempic mostrano che la semaglutide può significativamente aiutare a controllare gli zuccheri nel sangue. Ma gli studi hanno anche mostrato che può causare alterazioni della vista, tra cui visione offuscata, peggioramento della retinopatia diabetica e degenerazione maculare”. La prima problematica rientra dopo pochi mesi, ma le altre? Tutto ciò fa capire come questi farmaci efficaci vadano usati assolutamente sotto controllo medico: solo lo specialista può sapere, prima che sia troppo tardi, se i dosaggi sono giusti e se il medicinale è ben tollerato dal paziente.
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