“Sono stato in Corea del Nord. Una persona mi chiesto se l’America è sporca e perché hanno eletto Donald Trump”: il racconto dello youtuber Harry Jaggared
- Postato il 22 maggio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“C’è una grande differenza tra un governo e il suo popolo. La Corea del Nord non è un’eccezione”. Con il pretesto di partecipare alla maratona di Pyongyang, decine di content creator sono riusciti a mettere piede nel Paese. Tra loro, lo youtuber britannico Harry Jaggard, 27 anni, che ha documentato l’intera esperienza con una serie di video caricati sul suo canale. “Non sono un corridore, ma mi hanno detto che dovevo essere lì entro un mese, e ho fatto tutti i preparativi e ho fatto in modo che si realizzasse”, ha spiegato al Post. “Giro video su YouTube visitando zone meno visitate del mondo da un po’ di tempo, e la Corea del Nord è nel mio radar da anni“.
Durante il soggiorno, sorprendentemente, Jaggard ha avuto la possibilità di filmare più di quanto si aspettasse. “Non mi aspettavo affatto di poter fare vlog. Pensavo che sarebbe stato molto minimale, magari qualche clip da doppiare”, ha detto alla CNN. “Avere la libertà che mi è stata concessa è stato pazzesco. Erano molto rilassati“. Ma le regole non sono mai mancate: “Devi chiedere il permesso alla tua guida turistica per registrare video“, ha spiegato. “Se ti dicono di non filmare, non puoi farlo”. Solo in tre luoghi, una torre panoramica, un supermercato e un museo della guerra, gli è stato proibito riprendere.
Cos’ha visto Jaggard in Corea del Nord? “C’erano tonnellate e tonnellate di propaganda, letteralmente ovunque. Non riuscivo a leggerla, ma quella che ho tradotto promuoveva questa ideologia secondo cui il leader è il migliore e protegge il Paese dal mondo esterno”. Ha evitato di divulgare le conversazioni più sensibili avute con i nordcoreani, per proteggerli: “potrebbero metterli nei guai”. Ha però rivelato un dialogo emblematico con una guida locale che gli ha chiesto: “perché alla gente piaccia l’America, se sia sporca e perché piaccia Donald Trump”. E ancora: “perché agli stranieri non piaccia la Corea del Nord”. Poi riflette: “Sembra che le persone siano sicuramente indottrinate. Forse alcuni di loro sanno che il mondo esterno è molto più sviluppato, ma non c’è niente che possano fare al riguardo, altrimenti tutta la loro famiglia subirà un duro colpo”.
Dopo la maratona, la Corea del Nord ha chiuso nuovamente le porte. Oltre 200 visti, rilasciati a cittadini stranieri, tra cui inglesi, cinesi e russi, sono stati improvvisamente cancellati. A riferirlo è la guida turistica Justin Martell: “Prima il Paese ha rilasciato i visti e poi sono stati improvvisamente annullati”, ha dichiarato. “Non eravamo solo noi, erano in realtà oltre 200 cinesi e anche russi”. Quanto alle ragioni, non ci sono state comunicazioni ufficiali. “Hanno solo detto che era nell’interesse nazionale”, ha aggiunto.
La diffusione dei video, ritenuti scomodi da Pyongyang, ha probabilmente spinto le autorità a ripristinare la chiusura. “La mia guida turistica mi ha detto che se entri in Corea del Nord ti vengono poste 100 domande e te ne vai con 1.000, ed è assolutamente vero”, ha raccontato Jaggard.
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