Sostenibilità e competitività: come Siram Veolia affianca pubblico e privato nella transizione ecologica

Contenuto tratto dal numero di giugno 2025 di Forbes Italia. Abbonati!

È la filosofia di Siram Veolia, gruppo italiano che si occupa di gestione efficiente di energia, acqua e rifiuti speciali. La società affianca clienti pubblici e privati nel percorso di decarbonizzazione attraverso interventi integrati di efficientamento energetico e produzione locale di energie rinnovabili. Presente in Italia da quasi 100 anni, l’azienda opera su 130 presidi con un team di circa 3.500 professionisti e con un fatturato di 961,9 milioni di euro nel 2024.

Siram Veolia appartiene al gruppo multinazionale Veolia, presente in 58 paesi con 220mila dipendenti, tra i più importanti al mondo nei servizi ambientali. In Italia sono oltre 111mila le tonnellate di CO2 risparmiate nell’ultimo anno grazie agli interventi di efficientamento energetico di Siram Veolia in 13mila edifici tra scuole, ospedali, musei, biblioteche, parchi archeologici e 150 siti industriali, cui si aggiunge la gestione di circa 250 impianti di depurazione acque e di 37mila tonnellate di rifiuti liquidi e solidi speciali.

Il piano strategico

“La trasformazione ecologica rappresenta una delle sfide più importanti del nostro tempo, nella quale dobbiamo investire tutti insieme, creando sistema tra istituzioni, imprese e comunità”, dice Maria Vittoria Pisante, direttrice strategia, sviluppo e comunicazione del gruppo. “Le emergenze climatiche, energetiche e ambientali ci impongono di accelerare gli sforzi collettivi per ridurre le emissioni di gas serra, combattere l’inquinamento e rigenerare le risorse, con un approccio pragmatico che concili l’economia con l’ecologia”.

Un approccio al centro del piano strategico Green Up 2024/27 e che vede Siram Veolia impegnata anche in un rapporto stretto con le pubbliche amministrazioni. “Il partenariato pubblico-privato è una leva fondamentale per accelerare la decarbonizzazione del patrimonio pubblico”, dice Pisante. “In Siram Veolia, da oltre un decennio, investiamo e promuoviamo questo strumento, che stimiamo possa generare, entro il 2030, un risparmio per la pubblica amministrazione di circa 3,7 miliardi di euro, pari a una riduzione del 56% rispetto ai modelli tradizionali di procurement. Il nostro approccio integra efficienza energetica, produzione di energie rinnovabili locali e soluzioni digitali avanzate per creare un impatto positivo e condiviso tra i nostri stakeholder, gli azionisti, i clienti, i dipendenti, la società e il pianeta”.

I progetti

La società opera su tutto il territorio nazionale e ha messo in campo molti progetti negli ultimi 20 anni. Uno dei più importanti è quello di Udine, dove l’Ospedale Santa Maria della Misericordia è al centro di un’iniziativa di transizione energetica che coniuga innovazione tecnologica, attenzione all’ambiente e benefici per la comunità. Nel 2009, con un accordo tra l’ospedale, l’Università degli studi di Udine e il Comune, è nato un progetto ambizioso di costruzione e gestione trentacinquennale di una nuova centrale tecnologica. L’impianto, inaugurato nel dicembre 2012, è stato realizzato da Siram Veolia e rappresenta un modello avanzato di efficienza energetica applicata a un grande polo sanitario.

La centrale, che integra un impianto di trigenerazione, garantisce la produzione di energia elettrica, riscaldamento, refrigerazione e acqua calda per l’intera struttura ospedaliera, che conta 1.036 posti letto e un volume di 820mila metri cubi. Ma il suo impatto va oltre i confini dell’ospedale. L’energia termica prodotta viene infatti distribuita attraverso una rete di teleriscaldamento che serve anche una parte significativa del tessuto urbano dell’area nord-ovest di Udine. La rete, che si estende oggi per 11 chilometri, raggiunge 94 edifici tra scuole, università, centri sportivi e culturali, oltre a duemila unità abitative, fornendo acqua calda e riscaldamento.

“Il progetto di Udine rappresenta un esempio virtuoso di come il partenariato pubblico-privato possa generare valore per la collettività”, commenta Pisante. “Con questa sinergia abbiamo garantito le risorse finanziarie, tecnologiche e gestionali per realizzare un progetto innovativo a beneficio della collettività locale, in linea con i bisogni e gli obiettivi definiti dalle istituzioni”.

Il Sud Italia

Andando verso sud, la società opera per rendere più efficienti, sicuri e accoglienti oltre 160 siti culturali tra musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Un intervento che punta alla sostenibilità e all’innovazione digitale, mettendo al centro il comfort dei visitatori e degli operatori, senza perdere di vista la necessità di preservare e valorizzare il patrimonio culturale.

Tra le strutture interessate dal progetto spicca il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, celebre in tutto il mondo per ospitare i Bronzi di Riace. In questo contesto Siram Veolia gestisce tutti gli impianti dell’edificio: dai sistemi elettrici e termici a quelli di illuminazione, sorveglianza e climatizzazione. La superficie interessata è di circa diecimila metri quadri ed è visitata da 91mila persone all’anno. “Attraverso soluzioni digitali avanzate come il sistema Hubgrade monitoriamo in tempo reale la qualità dell’aria e i consumi energetici, garantendo condizioni ottimali per la conservazione dei Bronzi di Riace e il comfort dei visitatori”, spiega Pisante. “Questo approccio integrato riflette la nostra missione di promuovere la sostenibilità dovunque, anche nei luoghi simbolo del patrimonio italiano”.

L’articolo Sostenibilità e competitività: come Siram Veolia affianca pubblico e privato nella transizione ecologica è tratto da Forbes Italia.