Sostenibilità e innovazione, così Iron beam rivoluziona la difesa aerea israeliana
- Postato il 1 giugno 2025
- Difesa
- Di Formiche
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Le Forze armate israeliane hanno utilizzato per la prima volta il nuovo laser di difesa aerea Iron beam sul campo di battaglia. Impiegato per l’abbattimento dei droni utilizzati da Hezbollah nell’ambito dell’attuale conflitto in Medio Oriente, il sistema di difesa aerea israeliano sarà pronto e configurato nella sua versione definitiva entro la fine dell’anno, dotando le Forze di difesa israeliane (Idf) di uno strumento altamente innovativo e tecnologico che potrebbe rivoluzionare il mondo della difesa aerea e i suoi costi. Anche noto col nome ebraico di Magen Or, l’Iron beam è frutto della collaborazione strategica tra l’Idf, l’Aeronautica militare israeliana (Iaf) e l’industria della difesa Rafael per un programma di sviluppo e di implementazione di sistemi di intercettazione all’avanguardia che ha coinvolto, per la sua realizzazione, anche la Direzione israeliana per la ricerca e lo sviluppo della difesa.
Tutto sull’Iron beam
Primo impianto operativo della sua categoria, l’Iron beam è un sistema d’arma laser ad alta energia (Helws) da 100 kW. Con compiti di ingaggio e neutralizzazione di un’ampia gamma di minacce, il suo raggio d’azione si estende da una distanza di centinaia di metri a diversi chilometri. Potendo contare su un caricatore illimitato e una inedita velocità di targetizzazione, il Magen Or ha anche capacità di difesa da Uav, proiettili di mortai, razzi ed artiglieria da crociera, il tutto tramite la possibilità di controllo da remoto tramite collegamento dati. La tecnologia multifunzione dell’Iron beam e la sua complementarità con altri sistemi consentirà l’impiego di questa piattaforma come difesa dagli sciami di droni, grazie alla possibilità di retargeting e riacquisizione bersaglio immediati.
Come le armi laser abbattono il costo della difesa aerea
Iron Beam rappresenta un vero e proprio punto di svolta per le operazioni tattiche e belliche israeliane grazie alla sua sostenibilità economica. Infatti, se il costo di un singolo intercettore Iron dome si aggira intorno ai 50mila dollari, secondo dati più recenti, il costo di un singolo colpo di Iron Beam si aggirerebbe intorno ai 2,50 dollari, rivoluzionando così l’autonomia capacitiva ed operativa della difesa aerea di Tel Aviv. Con la recente notizia dell’abbattimento, per mano israeliana e tramite il Mager Or, di droni lanciati da Hezbollah, Israele diventa il primo Paese al mondo a sviluppare e testare in uno scenario operativo un sistema laser di difesa aerea.