S&P500 e Nasdaq ai massimi storici. Ecco perché Wall Street prevede che il rally continuerà

  • Postato il 22 luglio 2025
  • Investments
  • Di Forbes Italia
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I report sugli utili attesi dalle più grandi aziende del mondo hanno spinto lunedì l’S&P 500 e il Nasdaq a nuovi massimi storici, segnando l’ennesimo record per entrambi gli indici nelle ultime settimane. Tuttavia, un analista ha avvertito che l’ottimismo degli investitori potrebbe essere di breve durata, mentre altri ritengono che le aziende legate all’intelligenza artificiale possano spingere ulteriormente il rally.

Fatti principali

  • Lunedì pomeriggio l’S&P è salito di oltre lo 0,6% raggiungendo un massimo intraday record di 6.336 punti, mentre il Nasdaq è cresciuto fino a quasi lo 0,8% toccando il massimo intraday di 21.077 punti, prima che entrambi gli indici riducessero leggermente i guadagni.
  • Entrambi gli indici hanno beneficiato dell’aumento dei titoli appartenenti ai “Magnifici Sette”, tra cui Alphabet (+2,3%), Amazon (+1,2%) e Apple (+1%), aggiungendosi ad altri titoli in rialzo come Verizon (+4,8%), Qualcomm (+3%) e Broadcom (+1,8%).
  • Goldman Sachs ha scritto in una nota all’inizio del mese che prevede un aumento dell’S&P di un ulteriore 4% fino a circa 6.600 punti entro la fine dell’anno, poco sopra il +2,5% previsto da Morgan Stanley, che punta a quota 6.500. Al contrario, alcuni economisti di JPMorgan Chase prevedono un calo dell’indice di circa il 5,3% verso i 6.000 punti.
  • Christopher Harvey, chief equity strategist di Wells Fargo Securities, ha offerto una delle previsioni più ottimistiche in un’intervista con Bloomberg, affermando di vedere l’S&P chiudere l’anno a 7.007 punti—un aumento dell’11% rispetto alla chiusura di venerdì, appena sotto i 6.300 punti, sostenuto da una “vera tendenza secolare legata all’IA destinata a proseguire”.
  • Julian Emanuel, chief equity strategist di Evercore ISI, ha fornito invece una previsione più cauta in una nota diffusa nel fine settimana: secondo lui, l’S&P potrebbe calare fino al 15% nei prossimi mesi e chiudere l’anno intorno ai 5.600 punti.
  • Il recente mercato rialzista ha mostrato un “periodo di forte FOMO da parte degli investitori”, ha scritto Emanuel, sostenendo che i titoli abbiano “sovrastimato il potenziale di buone notizie future”, dal momento che ogni eventuale “buona notizia sul fronte dei dazi” o i dati economici positivi, come le vendite al dettaglio superiori alle attese, sono già stati scontati nei prezzi di mercato.

In cifre

5,4%. È la stima media di crescita dell’S&P 500 entro la fine dell’anno secondo FactSet, che porterebbe l’indice a 6.678 punti.

La citazione principale

“L’S&P non è più quello di 25 anni fa,” ha dichiarato Harvey. “È molto più solido, i fondamentali sono oggi molto migliori di allora”. I titoli presenti nell’indice—inclusi i membri dei “Magnifici Sette” come Nvidia, Microsoft, Amazon, Apple e Meta—sono “più orientati alla crescita, più tecnologici” e presentano una maggiore produttività e una migliore gestione. Harvey ritiene che i titoli tecnologici continueranno a spingere l’indice man mano che le aziende pubblicheranno i risultati del secondo trimestre. Ha anche detto di aspettarsi che le azioni resistano alle minacce tariffarie dell’ex presidente Donald Trump, prevedendo che Trump attenuerà le sue posizioni più dure: “Abbiamo già visto il Trump 1.0,” ha detto, “Conosciamo il suo stile—spingersi al massimo per poi fare marcia indietro”.

Contrappunto

Il rapporto prezzo/utili atteso a 12 mesi per l’S&P è di 22,2, al di sopra della media quinquennale di 19,9 e della media decennale di 18,4, secondo FactSet. Questo rapporto—che divide il prezzo di un’azione per i suoi utili per azione—è un segnale dell’ottimismo degli investitori, disposti a pagare di più aspettandosi profitti superiori. Secondo Charles Schwab, il range medio del rapporto è tra 16 e 20, quindi un valore di 22,2 suggerisce che le azioni potrebbero essere leggermente sopravvalutate.

Cosa aspettarsi dagli utili dei “Magnifici Sette”

Alphabet e Tesla saranno i primi dei “Magnifici Sette” a pubblicare i risultati del secondo trimestre, con entrambi i report attesi dopo la chiusura dei mercati mercoledì. Alphabet dovrebbe registrare ricavi per poco più di 93,9 miliardi di dollari, mentre per Tesla si stimano 22,4 miliardi di dollari, secondo un consenso Dow Jones. I “Magnifici Sette” dovrebbero rafforzare i dati positivi già emersi dagli altri titoli dell’S&P nelle ultime settimane: l’83% delle aziende che hanno riportato i risultati fino a venerdì ha superato le attese degli analisti con utili superiori in media dell’8%.

Le aziende dei “Magnifici Sette” dovrebbero registrare una crescita degli utili del 14% nel secondo trimestre, contro il 3,5% delle altre 493 aziende dell’S&P, secondo FactSet.

Curiosità

Le azioni di Tesla e Nvidia sono rimaste indietro rispetto agli altri “Magnifici Sette” lunedì, registrando cali rispettivamente dello 0,3% e dello 0,1% intorno alle 15:10 ora di New York.

Contesto

Negli ultimi mesi, l’S&P e il Nasdaq hanno raggiunto nuovi massimi storici dopo il calo causato dalle ampie tariffe imposte da Trump. Gli indici hanno beneficiato della crescita delle aziende legate all’IA come Nvidia, che questo mese ha toccato un record assoluto nel prezzo delle sue azioni ed è diventata la prima azienda a raggiungere i 4.000 miliardi di dollari di capitalizzazione.

L’ottimismo degli investitori è stato ulteriormente alimentato da dati economici positivi, tra cui utili trimestrali, vendite al dettaglio e richieste di sussidi di disoccupazione, tutti superiori alle attese degli analisti. Anche la fiducia dei consumatori è salita a un massimo di cinque mesi a luglio, grazie a un calo delle preoccupazioni sull’inflazione, nonostante l’inflazione stessa abbia superato le stime, raggiungendo il 2,7% a giugno.

L’articolo S&P500 e Nasdaq ai massimi storici. Ecco perché Wall Street prevede che il rally continuerà è tratto da Forbes Italia.

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Forbes Italia

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