SpaceX alleata delle università italiane: dalla lotta ai tumori alle ricerche sulla fertilità
- Postato il 3 novembre 2025
 - Di Panorama
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SpaceX di Elon Musk affiancherà le università italiane nel campo della ricerca scientifica, sostenendo i progetti relativi alle terapie oncologiche, al miglioramento della vita degli anziani e agli studi sulla fertilità.
In particolare, la navicella spaziale Dragon, ovvero un mezzo in grado di trasportare tonnellate di carico alla Stazione spaziale internazionale, accompagna i progetti scientifici condotti da tre atenei italiani: l’Università di Roma – Tor Vergata, l’Università di Trieste e l’Università Sapienza di Roma. Si apre così la possibilità per gli scienziati italiani di utilizzare SpaceX per condurre ricerche.
LIDAL (Light Ion Detector for Altea)
Il progetto dell’Università di Tor Vergata è volto a tracciare le radiazioni cosmiche e a ridurre del 25% i rischi di esposizionedegli astronauti. Le stesse tecnologie possono migliorare le terapie anticancro nelle cliniche italiane.
NutrISS (Nutritional Monitoring for ISS)
Sviluppato dall’Agenzia spaziale italiana (Asi) e dall’Università di Trieste, il progetto ha lo scopo di incrementare del 15% la forza muscolare degli astronauti tramite una nutrizione ottimizzata. Questi risultati possono anche essere impiegati nella prevenzione a beneficio delle persone più anziane: la fragilità può essere ridotta così come può essere diminuito l’indebolimento derivante da cadute e fratture. L’approccio potrebbe avere quindi un impatto positivo sul sistema sanitario italiano, riducendo il numero di ospedalizzazioni.
OVOSPACE
Si tratta di uno studio condotto dall’Università Sapienza di Romadedicato all’invecchiamento delle cellule ovariche. I biomarcatori aumentano del 10-20% l’efficacia dei trattamenti di fertilità.
Dragon e la collaborazione tra SpaceX e l’Italia
Dal 2012 Dragon ha portato a termine più di 40 missioni verso Iss: si tratta di 4-6 voli annuali con un tasso di successo pari al 100%. Le missioni si traducono in una consegna tra i 100 e i 150 esperimenti ogni anno. Oltre a sostenere le università italiane, la collaborazione tra il nostro Paese e SpaceX si è anche concretizzata nella firma di un accordo bilaterale lo scorso agostoche prevede di trasportare, nel prossimo futuro, esperimenti italiani su Marte tramite il razzo Starship.