Starship, il razzo più grande e potente mai costruito, è pronto per il nono volo di prova. La finestra di lancio dalla piattaforma A di Starbase, in Texas, si aprirà all'1:30 di mercoledì 28 maggio (ora italiana).. Volo con booster. SpaceX punta tutto su questo test, per dimostrare l'affidabilità del razzo, dopo due tentativi falliti. Ma c'è un altro elemento che rende questa missione storica: per la prima volta verrà riutilizzato un booster Super Heavy. Si tratta del booster B14, già protagonista del volo Starship Flight 7 lo scorso gennaio. Volerà con 29 dei suoi 33 motori Raptor originali, segnando un importante passo avanti nella strategia di riutilizzo dei lanciatori che ha reso celebre il Falcon 9. Nel caso del Falcon 9, il primo lancio orbitale risale al 2010, ma ci vollero quasi sette anni prima che SpaceX riuscisse a riutilizzare un booster (nel 2017).. Obiettivi. Con Starship, il progresso è stato più rapido: dal primo volo integrato avvenuto nell'aprile 2023, si è già arrivati al riutilizzo di un componente principale in poco più di un anno e mezzo. Tuttavia non è stato detto quali sono le finalità precise di questo volo, anche se molto probabilmente tenterà di porre in orbita terrestre dei fac-simili di satelliti simili agli Starlink, il booster ritornerà alla rampa di lancio e la navetta tenterà un atterraggio in mare in modo verticale in Oceano Pacifico.. C'è la Luna dietro l'angolo. C'è grande pressione su SpaceX per riuscire finalmente a completare un volo di successo con il secondo stadio del Block 2. Il motivo? La NASA segue ogni passo con attenzione: la missione Artemis 3, che porterà astronauti sulla Luna, dipende proprio dalla versione successiva di questo veicolo, il Block 3. A causa dei ritardi nello sviluppo, l'atterraggio lunare è già slittato da fine 2026 ad almeno metà 2027.
SpaceX aveva promesso una dimostrazione di trasferimento di propellente tra due veicoli Starship in orbita terrestre tra l'inizio e la metà del 2025, ma né l'azienda né la NASA hanno fornito aggiornamenti recenti. Questo test sarà fondamentale prima della missione Artemis 3, perché ogni atterraggio lunare richiederà un rifornimento completo in orbita, che potrebbe comportare fino a 10 lanci per una singola missione.. Oltre, c'è Marte. Nonostante le priorità imposte dal programma Artemis, Elon Musk continua a guardare oltre, verso Marte. Il fondatore di SpaceX ha dichiarato di voler lanciare una missione senza equipaggio verso il Pianeta Rosso entro la fine del 2026. Un obiettivo ambizioso, che dipenderà proprio dalla capacità di effettuare rifornimenti in orbita con successo.
Nel frattempo, alle 19:00 italiane di lunedì 27 maggio, Musk terrà un attesissimo intervento aziendale intitolato "The Road to Making Life Multiplanetary", trasmesso in diretta sull'account X di SpaceX. Secondo le anticipazioni, il discorso presenterà la strategia a lungo termine dell'azienda per la colonizzazione di Marte. Non è chiaro se Musk affronterà anche i progressi verso gli obiettivi stabiliti con la NASA. Questo evento si inserisce in un contesto politico interessante: il Senato degli Stati Uniti è vicino al voto per la nomina di Jared Isaacman come prossimo amministratore della NASA. Il voto potrebbe arrivare già nei prossimi giorni, alla ripresa delle attività dell'aula..