Spalletti-De Laurentiis, Dotto svela il motivo dell'addio a Napoli: "Luciano frustrato e deluso"

  • Postato il 13 maggio 2025
  • Di Virgilio.it
  • 1 Visualizzazioni

Ci sono storie che vanno raccontate, e che spesso salgono agli onori della ribalta soltanto molti anni dopo i fatti. Invece, nel caso di Luciano Spalletti, il tempo trascorso non ha ancora fatto in tempo ad ingiallire le pagine.

Spalletti e lo Scudetto incredibile

Uno Scudetto incredibile, una storia bellissima che ne contiene all’interno un’altra meno avvincente ma altrettanto interessante: probabilmente Luciano Spalletti avrebbe voluto giocarsi la Champions a Napoli dopo il capolavoro fatto in Serie A, ma i dissidi con il presidente De Laurentiis non gli hanno consentito di restare in riva al Golfo. La storia è ormai nota a tutti, ma il co-autore del libro “Il paradiso esiste… ma quanta fatica”, Giancarlo Dotto, in un’intervista a mowmag.com ha raccontato ulteriori dettagli del divorzio in salsa napoletana.

Spalletti, ecco perché il divorzio da Napoli

Gli è mancata una pacca sulla spalla – ha detto Dotto nell’intervista al portale – mi ha molto stupito quando ha ammesso, a mia precedente domanda, che se De Laurentiis si fosse comportato diversamente, probabilmente avrebbe accettato di restare a Napoli ancora un anno. Questo mi ha abbastanza spiazzato. Spalletti ci è rimasto molto male, si è sentito frustrato dal fatto che alla fine di tutto De Laurentiis non abbia voluto riconoscere la qualità e la dedizione del suo lavoro. Non l’ha fatto in pubblico e non l’ha fatto meno che mai in privato.”.

“Spalletti ferito da De Laurentiis”

Dunque, i motivi del divorzio sarebbero principalmente di natura personale: “Non parlo di soldi – prosegue Dotto – ovviamente, parlo di quei riconoscimenti morali che danno spesso un senso al nostro lavoro. Sarebbe bastato poco, due parole non di circostanza, una pacca sulle spalle. Sono completamente mancate… Lui, da questo punto di vista, è rimasto veramente ferito, amareggiato. E questo alla fine di un rapporto che già non era mai stato idilliaco. Possiamo tranquillamente parlare di conflitto di personalità tra i due”.

Spalletti, una personalità forte

Un’occasione persa, e probabilmente un anno buttato al vento per il Napoli, visto com’è andata la stagione post-Scudetto. D’altronde Spalletti non ha nascosto la delusione per quell’addio, e nemmeno il legame intatto con la piazza di Napoli, che naturalmente gli deve tanto per il lavoro portato a termine. Come racconta Dotto, la carriera di Spalletti è stata disseminata da conflitti con personalità altrettanto forti: Totti, Icardi, De Laurentiis. “Spesso le persone molto sensibili si difendono dalla loro stessa sensibilità dotandosi di maschere molto spinose. È quello che succede nel caso di Spalletti. La sua maschera è molto spinosa“.

La ferita e la chiamata della Figc

Eppure, quella di Napoli rimane una ferita aperta nel cuore dell’attuale ct della Nazionale italiana. “La stanchezza, la meraviglia di questa impresa, il comportamento di De Laurentiis hanno portato al capolinea un uomo abbastanza deluso. Felice per lo scudetto, ma deluso per tutto il resto. E soprattutto stanco, che aveva deciso di prendersi un anno di tranquillità lontano dalla panchina. Poi arrivò la famosa telefonata, che poi è l’apertura del libro, di Gravina. E lì naturalmente cambia tutto l’orizzonte, la prospettiva: la chiamata della Nazionale, che per uno come Spalletti rappresenta davvero il culmine di una carriera“.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti