Speranza di tregua, Trump, Putin, l’Europa a consulto, da Michelangelo monito per Sinner

  • Postato il 20 giugno 2025
  • Politica
  • Di Blitz
  • 2 Visualizzazioni

Speranza? Forse è ancora troppo presto per farsi incantare da questo sostantivo. Però, qualcosa si muove, c’è un forte risveglio del mondo che conta sul futuro di noi tutti.

Il Papa, in una sua prima intervista, parla di “una soluzione senza armi” sostenendo che “bisogna respingere il fascino degli armamenti” e lavorare insieme per raggiungere la pace.

Oltre Oceano, Trump prende tempo, vuole pensarci ancora due settimane se farsi coinvolgere dalla guerra.

Putin si incontra con il capo indiscusso della Cina e concordano insieme che “da subito deve cessare il fuoco” che sta esplodendo in Medio Oriente.

Insomma, se la situazione diventa meno incandescente è perchè i grandi della terra hanno paura (questo è il termine giusto) che il conflitto si allarghi e coinvolga il mondo intero con il pericolo della bomba atomica.

Speranza a Ginevra

Speranza di tregua, Trump, Putin, l’Europa a consulto, da Michelangelo monito per Sinner, Ella foto il g7 in canada
Speranza di tregua, Trump, Putin, l’Europa a consulto, da Michelangelo monito per Sinner (foto Ansa) Blitzquotidiano.it

A Ginevra oggi riprendono i colloqui fra le super potenze, l’Europa guarda con molta attenzione ai risultati di questo incontro: il vecchio continente sembra svegliarsi dal torpore degli ultimi anni e cerca di far sentire la sua voce.

Si può essere ottimisti con speranza dinanzi a tante ammissioni nei confronti di una guerra che nessuno si augura e respinge con forza? Rispondere con un si netto sarebbe troppo, ma non c’è dubbio che rispetto alla giornata di ieri di passi avanti ce ne sono stati.

“Mettiamoci tutti insieme a trovare una soluzione”, invoca Leone XIV. Da quando è diventato Papa,  il Vicario di Cristo ha ripetuto fin dal primo giorno questa parola di quattro lettere “pace”, o pax, se la si vuol dire nella lingua che unisce gli alti livelli della Chiesa.

Alla Casa Bianca, i fedelissimi di Trump sostengono, sia pure a mezza bocca, che “negoziare con Teheran è possibile”. Allora, se non si vuole essere pessimisti a tutti i costi, bisogna riconoscere che almeno un sospiro di sollievo possiamo trarlo.

I bombardamenti continuano

Certo, bisogna finirla con i bombardamenti, con il continuo lancio di missili. Ieri, non lontano da Tel Aviv un ordigno ha spazzato via un ospedale, a Gaza l’esercito di Netanyahu non ha un attimo di tregua e la strage di innocenti non si ferma.

In questi 15 giorni giorni di riflessione chiesti dal presidente americano la speranza è che si cerchi in tutti i modi una tregua che possa favorire le trattative e la speranza di raggiungere quella tranquillità che  vuole l’universo intero.

In questa situazione internazionale che fa rabbrividire, c’è chi vuole ad ogni costo mettere zizzania e dividere ad esempio le forze politiche italiane con argomenti che fanno addirittura piangere per non ridere.

Questo parlamentare di cui non vogliamo fare il nome, ma solo ricordare la sua appartenenza politica (il Pd) si domanda se è lecito far viaggiare con un aereo di Stato la propria figlioletta. Il bersaglio è guarda caso Giorgia Meloni rea di aver portato in Canada la propria creatura.

Che cosa c’è di tanto male in questa decisione? la verità è che il maggior partito di opposizione è proprio alla frutta e invece di guardare in casa propria dove le correnti si dilaniano va a mettere il naso su un episodio che è a dir poco ridicolo. 

Elly Schlein non sa più a che santo votarsi (ammesso che ne abbia uno): i riformisti non lavorano più sottotraccia, lo fanno alla luce del sole e mettono in chiaro imbarazzo il vertice di Via del Nazareno.

Nemmeno sulla manifestazione di domani sabato (al solito) si riesce a trovare una linea comune nella sinistra. La Schlein non sarà in prima linea con Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni e pure sul riarmo europeo non c’è il minimo accordo se è vero come è vero che Pina Picierno, la vice presidente della commissione (in pratica una fedelissima di Ursula von der Leyen) si schiera apertamente con coloro che ritengono indispensabile una difesa dei confini del vecchio continente.

Lo stesso ritornello si ripeterà all’Aia in un convegno dei vertice della Nato a cui aderirà il leader dei 5Stelle che chiama a raccolta una opposizione divisa e frantumata dagli intrighi interni.

Una Italia sfortunata in tutti i campi? Dovremo rispondere con un si se dobbiamo raccontare quel che è successo durante un torneo di tennis molto importante che si sta svolgendo in Germania.

Jannik Sinner ne è uscito con le ossa rotte (perdendo nettamente con un avversario assai meno forte) ed ha dovuto abbandonare quella competizione. Forse durante il gioco pensava a quel disco che aveva inciso insieme con Andrea Bocelli. Aveva cantato bene o male?

Sono i suoi tanti tifosi italiani a riprenderlo ed a suggergli: un vecchio insegnamento di Michelangelo che aveva chiesto ad un intenditore di scarpe che cosa ne pensasse di un calzare che appariva sul dipinto. “Si, però, è il quadro che mi lascia dei dubbi”, intervenne l’artigiano. Replica immediata del maestro: “Artigiano non andare oltre la scarpa”. Capito Sinner che cosa vogliamo dirle?.

L'articolo Speranza di tregua, Trump, Putin, l’Europa a consulto, da Michelangelo monito per Sinner proviene da Blitz quotidiano.

Autore
Blitz

Potrebbero anche piacerti