Spiagge vuote? Meloni non è bagnina: sospirano Schlein e Conte, piange Landini

  • Postato il 11 agosto 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Dunque, se le spiagge sono semivuote e molta gente preferisce rimanersene a casa, la colpa è di Giorgia Meloni.

Se il Paese è così povero da non  potersi permettere una vacanza al mare, di chi è la responsabilità se non di chi siede a Palazzo Chigi?

“Dopo tre anni di governo guidato dal centro- destra, questi sono i risultati”, sostengono quanti vedrebbero volentieri un cambio della guardia, magari vedendo su quella poltrona  Elly Schlein o Giuseppe Conte.

La propaganda politica non conosce confini. Si accusa la maggioranza anche su fatti che non hanno niente a che fare con il governo. Però è tempo di elezioni ed ogni argomento è buono per attaccare l’avversario.

Di chi è la colpa se le spiagge son vuote?

Spiagge vuote? Meloni non è bagnina: sospirano Schlein e Conte, piange Landini
Spiagge vuote? Meloni non è bagnina: sospirano Schlein e Conte, piange Landini (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Lo si può comprendere: é questo il compito dell’opposizione, ma c’è un limite a tutto. Inventarsi i problemi, d’accordo, però non si può dare la croce addosso a coloro i quali hanno scelto con il voto di far virare il Paese in un modo diverso dal precedente. 

Così, pure chi deve fare una scelta non si raccapezza più. Ci sono due schieramenti, va bene: i progressisti e i conservatori. Fra di loro nascono una serie di cespugli che intorbidano le acque. Ad esempio, a sinistra chi vuole avere lo scettro tra le mani? Dovrebbe essere la segretaria in gonnella (crediamo che Elly non abbia mai scelto un abito femminile), ma i primi a volerla far fuori sono proprio i suoi compagni di partito, i cosiddetti riformisti che vorrebbero un Pd meno proiettato a sinistra, più moderato insomma.

Se è questo il quadro, perchè non infilarsi nel dissidio e approfittare della situazione? E’ esattamente quel che fa il leader dei 5Stelle, il quale sogna da tempo una rivincita. Cacciato, dopo due presidenze, da Palazzo Chigi  Giuseppe Conte vuole tornarci a tutti i costi.

Così, spesso finge di essere un sincero alleato dei dem per poi lavorare in maniera sotterranea e portare acqua al suo orto. Ragione per cui, il campo voluto da Elly Schlein si restringe o si allarga a seconda dei giorni. Pari o dispari, non c’è problema.

I tormenti della destra

Non è che a destra, la situazione sia idilliaca: ogni tanto, se non spesso, Forza Italia, ma soprattutto la Lega fanno le bizze e mandano in tilt il paziente lavoro della premier. Matteo Salvini è costantemente alla ricerca di visibilità e ne inventa una ogni ventiquattro ore per apparire.

È chiaro che così facendo non aiuta la triade, pure se dopo aver lanciato il sasso nasconde spesso la mano. Chi ne soffre di questo atteggiamento è il Paese che ondeggia a volte perchè non si capisce da che parte vogliano andare i partiti.. Ecco affiorare la propaganda che arriva a conclusioni che non hanno  talvolta nessun fondamento.

Come è il caso degli stabilimenti balneari che non fanno il pieno nemmeno nei giorni di Ferragosto. Comunque sia, la responsabilità è della Meloni che non è riuscita a risollevare l’economia per cui siamo diventati tutti più poveri. Bisognerebbe usare maggiormente il buon senso e farsi un esame di coscienza senza sparare notizie che hanno il solo scopo di togliere tranquillità a migliaia di famiglie.

A rendere ancora più inquietante il momento è la situazione internazionale sconvolta da due guerre di cui non si conosce ancora la fine. In Medio Oriente Netanyahu è scatenato e vuole annientare Hamas anche a costo del sacrificio di una popolazione che muore di fame. “Non vogliamo impossessarci di Gaza, il nostro obiettivo è un altro: liberarlo dai terroristi e far largo a quelle forze che potrebbero far rinascere una Palestina non più soggiogata dalla dittatura”.

Tra Russia e Ucraina, lo scontro è ancora a mille tra bombardamenti e atrocità contro la popolazione civile. La speranza è che l’incontro di Ferragosto tra Putin e Trump dia qualche risultato, ma le premesse vanno nella direzione opposta.

Il Cremlino è troppo esigente, gli Stati Uniti tentano di trovare una via d’uscita, ma il vice presidente americano David Vance è categorico: “Non saranno felici nè gli, nè gli altri”. Che cosa vuol significare?.

La tristezza (o, se volete, una minore serenità) accompagna nelle ultime settimane Maurizio Landiini perché secondo un recente sondaggio la Cgil, il “suo sindacato”, perde cinquemila iscritti al mese. Un bel guaio. Ecco la ragione per la quale sta cercando disperatamente un posto di rilievo in politica. Non è facile, tutte le caselle sono occupate, sarà un compito difficile e forse irraggiungibile. Se Landini non è felice lo si può comprendere, anche se non bisogna dimenticare un vecchio adagio che suona così: “Chi semina vento raccoglie tempesta”

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Autore
Blitz

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