Spopolamento e emigrazione giovanile, a rischio il futuro dell’Italia. Questa la vera emergenza, non i mille giorni della Meloni

  • Postato il 21 luglio 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Mettiamola cosi: si parla molto di tutto (o quasi) e poco delle autentiche emergenze: lo spopolamento e l’emigrazione giovanile. Due tegole che mettono a rischio il futuro dell’Italia. D’accordo, nei dibattiti e dintorni, si preferisce restare sull’attualità. E giù talk show televisivi e radiofonici, i salotti con la solita compagnia di giro, i tuttologi pret a porter, pronti ad “indossare” la taglia più conveniente. Gli argomenti? Sempre quelli. E cioè il caso Milano, i dazi di Trump, i droni di Putin, ma l’Europa dov’è, basta barbarie a Gaza, le regionali d’autunno (Zaia dove finirà?), Filmopoli, i misteri di Garlasco e quelli della Pierina a “Quarto Grado” (il tormentone senza fine di Gianluigi Nuzzi).

E poi i “Mille giorni” della premier Meloni, un record quasi assoluto se si pensa che su 68 gabinetti dell’Italia repubblicana solo cinque hanno superato questa soglia. Prepariamoci al peggio. Tra una ventina di giorni Giorgia sarà più longeva di Renzi (1.024 giorni) e fra tre mesi raggiungerà Craxi (1.093). I salotti faranno il pieno. E sulle due criticità vere? Restiamo in attesa. Intanto ricordiamo.

Una culla
Spopolamento e emigrazione giovanile, a rischio il futuro dell’Italia. Questa la vera emergenza, non i mille giorni della Meloni (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

Si nasce di meno, si invecchia di più

Si chiama spopolamento. I sociologi preferiscono parlare di “inverno demografico” Si tratta della stessa cosa. In sintesi: dal 2008 ad oggi il calo delle nascite è costante. Una diminuzione del 35%. Inevitabili le conseguenze: cambiamenti sociali e culturali, impatti significativi sul numero dei lavoratori, consumatori, contribuenti. Già si vedono le prime crepe nei sistemi pensionistici, sanitari e assistenziali. Quanto all’invecchiamento della popolazione da 50 anni l’Italia è uno dei più rapidi tra i Paesi maggiormente sviluppati. Il 24% della popolazione italiana ha più di 65 anni. Urgono politiche per aiutare le giovani coppie, le donne lavoratrici, l’acquisto di case, eccetera. Se è vero, come sostiene lo studio presentato all’ultimo Forum di Cernobbio che “l’ultimo italiano potrebbe nascere tra poco più di 200 anni e morire tra circa 300”. Allora tempo da perdere non ce ne più.

Cresce l’emigrazione giovanile italiana

Sempre più giovani lasciano l’Italia. Oltre mezzo milione negli ultimi due anni. I motivi sono noti: stipendi bassi, welfare e politiche pubbliche inadeguate e qualità della vita non così alta come credono i genitori. E poi i giovani dicono che in Italia c’è poca meritocrazia, che non c’è la forte inerzia dell’Italia nel modificare il proprio approccio alla valorizzazione del merito e dei giovani, favorendo invece criteri di anzianità e relazioni amicali e familiari. E se ne vanno. Pochi ritornano.

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Autore
Blitz

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