Spotify sfida WhatsApp: ora puoi chattare e condividere musica senza uscire dall’app. Ecco come
- Postato il 27 agosto 2025
- Di Panorama
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La musica non si ascolta più soltanto: si condivide, si commenta, si trasforma in conversazione. E da questa settimana Spotify decide di entrare a gamba tesa nel territorio della messaggistica, lanciando Messages, la funzione che permette di inviare brani, podcast e audiolibri direttamente dall’app, senza passare da WhatsApp o Instagram.
Un cambio di passo non da poco: la piattaforma di streaming più famosa al mondo smette di essere solo una libreria infinita di contenuti per diventare anche un salotto privato dove si parla di musica in tempo reale.
Il cuore di Spotify: le raccomandazioni
Per Spotify, le raccomandazioni sono sempre state l’anima dell’esperienza d’ascolto. Amici e familiari si scambiano ogni mese milioni di brani, podcast e audiolibri, perché il passaparola resta il modo più potente per scoprire un nuovo preferito. Proprio per questo, la piattaforma ha deciso di dare agli utenti uno spazio dedicato all’interno dell’app per condividere con chi si ama — e tenere traccia di tutto — senza disperdere i suggerimenti tra chat e social esterni.
Per artisti, autori e creator, questa è una rivoluzione: più condivisioni significa più passaparola e più fan.
Come funziona la novità
L’accesso è immediato: basta toccare l’icona di condivisione mentre si ascolta un contenuto e scegliere a chi inviarlo. Si può scrivere a chi è nel proprio piano, agli amici già contattati su Spotify o a quelli conosciuti grazie a funzioni come Jams, Blends o playlist collaborative.
Le chat sono uno a uno, supportano testo ed emoji, e permettono di scambiare contenuti in modo rapido e intuitivo. Messages si trova nell’icona del profilo in alto a sinistra e raccoglie tutte le conversazioni e i brani ricevuti, pronti da riascoltare anche giorni dopo. Spotify suggerirà anche le persone con cui iniziare a chattare, basandosi sulle interazioni passate e sui piani condivisi.
Non solo musica
Che si tratti di un audiolibro per il club del libro, di una nuova hit da far scoprire a un amico o di un podcast di storia da condividere con papà, il consiglio giusto può diventare la scintilla di una grande conversazione. Messages è pensato proprio per quei momenti, e apre nuove opportunità anche per gli artisti: più utenti potranno diffondere il nome di un cantante o di un autore, alimentando la scoperta e il coinvolgimento.
Privacy e sicurezza in primo piano
Gli utenti hanno il pieno controllo: possono accettare o rifiutare richieste, bloccare mittenti e disattivare la funzione. Le conversazioni sono protette con crittografia sia in transito che a riposo, e Spotify utilizza tecnologie di rilevamento proattivo per individuare contenuti illeciti o dannosi.
Il sistema si basa su un doppio approccio: monitoraggio automatico e revisione umana dei contenuti segnalati, nel rispetto della privacy. Se qualcosa non convince, basta tenere premuto sul messaggio e selezionare “Segnala”.
E gli artisti?
Resta da vedere se gli artisti potranno usare Messages per scrivere direttamente ai fan. Per ora, Spotify chiarisce che la funzione non sostituirà la condivisione sui social come Instagram, Facebook, WhatsApp, Snapchat e TikTok, ma li affiancherà.
Il rollout parte in mercati selezionati per utenti Free e Premium dai 16 anni in su, e l’Italia al momento resta in attesa. Spotify promette che questo è solo l’inizio, con nuove funzioni in arrivo nei prossimi mesi per rendere la condivisione musicale ancora più immediata e globale.