Spunta un nuovo testamento di Gianni Agnelli, si complica la vicenda sull’eredità dell’Avvocato: il punto

  • Postato il 29 settembre 2025
  • Cronaca
  • Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Qualora non fosse stata già abbastanza intricata, si aggiungono nuovi elementi intorno al caso dell’eredità di Gianni Agnelli.

Solo qualche ora fa, infatti, un nuovo testamento di Gianni Agnelli, scritto di suo pugno, risalente al 1998 e finora apparentemente inedito, è stato depositato oggi in tribunale a Torino. Il documento è stato presentato dai legali di Margherita Agnelli, figlia dell’avvocato, nell’ambito della causa civile che la vede contrapposta ai fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann.

Questo nuovo documento, datato 20 gennaio 1998, smentirebbe la versione secondo cui l’Avvocato aveva deciso inequivocabilmente di passare lo scettro del comando a John Elkann. Riguarda la società Dicembre, la cosiddetta “cassaforte” della famiglia Agnelli, che detiene il controllo di tutte le società del gruppo.

Il testamento di Gianni Agnelli dimostra come la disposizione con cui l’Avvocato “aveva destinato al nipote John Elkann la propria quota del 25% della Dicembre non rappresentasse la sua ultima e definitiva volontà” mentre “al contrario emerge come al nipote sarebbe dovuta spettare soltanto una partecipazione minoritaria, mentre quella a lui riconducibile doveva spettare al figlio Edoardo, tragicamente scomparso nel 2000, e, in mancanza, ai suoi eredi legittimi, ossia Margherita Agnelli e Marella Caracciolo”.

Hanno dichiarato gli avvocati Dario Trevisan e Valeria Proli, legali di Margherita Agnelli. Lo stesso Trevisan vuole che proprio questo documento e altri trovati dai pm finiscano nella causa sull’eredità.

“Il presunto testamento di Gianni Agnelli – contenente disposizioni a favore del figlio Edoardo e prodotto in copia fotostatica solo oggi da Margherita nell’ambito del giudizio civile – non incide in alcun modo né sulla successione Agnelli né sulla successione Caracciolo e quindi sull’assetto proprietario della società Dicembre”. È quanto comunicano i legali dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann al termine dell’udienza di oggi in tribunale a Torino.

Franzo Grande Stevens insieme a Gianluigi Gabetti, entrambi ora morti, ha gestito la transizione dell’impero Fiat nelle mani di Elkann, convicendo la madre a firmare l’accordo ereditario ora al centro del processo perché in violazione delle regole successorie Italiane. Al di là dei reati contestati dalla procura, riprota Rai News, su cui una decisione arriverà a fine ottobre, gli avvocati del presidente di Stellantis hanno sempre ribadito che ogni azione era stata fatta per dare applicazioni alle volontà di Gianni Agnelli.

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Quotidiano Piemontese

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