Stabilimenti balneari record in Italia, ma in un comune italiano il mare è “free”
- Postato il 26 agosto 2025
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- Di SiViaggia.it
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In un panorama italiano sempre più dominato da stabilimenti balneari e concessioni private, emerge un caso unico e autentico: Riomaggiore, incantevole borgo delle Cinque Terre, dove il mare è davvero “free”. Qui non si paga per accedere alla spiaggia, non ci sono ombrelloni né attrezzature a noleggio e la natura è vissuta in modo genuino e senza filtri.
Riomaggiore emerge come un modello di resistenza culturale e naturale in un’Italia sempre più ingessata dalle concessioni balneari. La scelta di mantenere il mare gratuito, tra scogli e onde autentiche, valorizza un rapporto diretto con l’ambiente che può ispirare altre località italiane.
In un contesto nazionale dove fino all’70 % delle spiagge è privatizzato, il mare libero delle Cinque Terre rappresenta una boccata d’aria fresca e autentica.
Riomaggiore, il mare libero tra natura e autenticità
A Riomaggiore non troverai stabilimenti né ombrelloni a pagamento: una scelta dovuta sia alla conformazione geografica, caratterizzata da scogliere e spiagge di difficile accesso – alcune raggiungibili solo via mare – sia a una visione politica chiara.
La sindaca Fabrizia Pecunia sottolinea: “Mai pensato di dare qualcosa in concessione” e confessa che si è solo valutata l’idea di un presidio con bagnini per garantire assistenza, mantenendo sempre la filosofia del mare libero.
Chi sceglie Riomaggiore, borgo delle Cinque Terre, lo fa consapevolmente: i bagni vanno guadagnati, il contatto con l’acqua è spesso un incontro tra uomo e natura, dove bisogna fare i conti con le onde e la conformazione rocciosa.

Anche le infrastrutture, come una doccia pubblica, sono state realizzate nel rispetto dell’equilibrio fra territorio e comunità, evitando impatti negativi sulle abitazioni soprastanti. Da questo punto di vista, il mare libero diventa un valore, non solo una scelta economica.
Mare autentico e accessibilità consapevole
In un’attuale contesto nazionale attraversato da rincari costanti – dove i prezzi di ombrelloni e lettini aumentano di anno in anno – Riomaggiore in Liguria rappresenta un modello alternativo fatto di fruizione autentica e accessibile.
La gratuità dell’accesso consente di abbattere un costo che pesa soprattutto sui residenti e sui visitatori che affrontano spese di trasporto e soggiorno. Questa scelta enfatizza il rapporto diretto con il mare, senza filtri o comfort artificiosi, e valorizza l’identità del territorio in modo sostenibile.
L’Italia dei record: stabilimenti balneari in crescita e coste sempre più privatizzate
In Italia, la situazione delle spiagge libere appare in costante declino. Le spiagge italiane si estendono per circa 3 400 km – corrispondenti al 41 % della costa nazionale – ma occupano solo 120 km² di superficie.
Di questi, ben 8 arenili su 10 sono in concessione, lasciando alle aree pubbliche soltanto una quota residuale. In alcune regioni come la Liguria, l’Emilia-Romagna e la Campania, la percentuale di costa occupata da stabilimenti raggiunge persino il 70%, posizionando l’Italia tra i primissimi Paesi in Europa per privatizzazione delle spiagge.
Questi numeri evidenziano quanto sia raro trovare località come Riomaggiore, dove la visione del mare libero non è solo un ideale ma una realtà concreta. In un Paese dove il 70 % delle coste è sotto controllo privato, la scelta di lasciare il mare realmente libero costituisce un atto di tutela e autenticità, oltre che di diritto di accesso.