Stalking e deepfake a Reggio: 39enne arrestato per revenge porn e molestie online

  • Postato il 24 ottobre 2025
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Stalking e deepfake a Reggio: 39enne arrestato per revenge porn e molestie online

A Reggio Calabria arrestato 39enne per stalking e revenge porn: usava il deep fake per ricattare e molestare giovani donne.


REGGIO CALABRIA – Un trentanovenne di Reggio Calabria è stato arrestato dalla Polizia del Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Calabria con l’accusa di atti persecutori, revenge porn e una serie di gravi reati commessi contro giovani donne online. L’uomo è stato raggiunto da un decreto di perquisizione e, successivamente, da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip su richiesta della Procura di Reggio Calabria, coordinata dal Procuratore Giuseppe Borrelli.

L’INCUBO DEL “DEEP FAKE” PER LE GIOVANI VITTIME

L’attività investigativa è stata avviata dopo le denunce sporte da diverse giovani donne che, pur non conoscendosi tra loro, erano accomunate dall’essere cadute vittime del fenomeno del cosiddetto “deep fake”. Secondo le indagini, l’arrestato sottraeva foto comuni pubblicate dalle vittime sui loro profili social personali. Queste immagini venivano poi manipolate e trasformate in foto di nudo e successivamente diffuse senza consenso. Il materiale così ottenuto veniva poi utilizzato dall’indagato per esercitare violenza privata: le foto venivano usate per ottenere dalle vittime il soddisfacimento di specifiche richieste, e la loro diffusione a terzi avveniva quando le ragazze non cedevano al ricatto. Con la diffusione illecita di immagini private è stato così integrato il reato di revenge porn.

REGGIO: STALKING, REVENGE PORN E MINACCE VIA CHAT

Le complesse indagini informatiche hanno permesso ai magistrati di risalire al trentanovenne. L’uomo intratteneva con le vittime contatti via chat per avanzare continue richieste di altro materiale intimo. L’uomo è accusato, a vario titolo, di stalking, revenge porn, molestie, accesso abusivo a sistema informatico, trattamento illecito dei dati personali e violenza privata. Avrebbe inoltre minacciato le ragazze e, in alcuni casi, attuato un vero e proprio stalking. Avrebbe quindi creato nelle vittime un perdurante stato di ansia e la necessità di modificare le proprie abitudini di vita. La Polizia Cibernetica sottolinea la crescente attenzione nel contrasto ai reati online, come stalking e revenge porn. Fenomeni in considerevole incremento che richiedono un costante impegno nella repressione e nell’identificazione degli autori e delle vittime. Il procedimento penale pende attualmente nella fase delle indagini preliminari.

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