Stangata sulle vacanze degli italiani, con rincari che appaiono ingiustificati
- Postato il 2 luglio 2025
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- Di SiViaggia.it
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Con l’arrivo dell’estate, molti italiani iniziano a pianificare le tanto attese vacanze. Tuttavia, le prospettive per l’estate 2025 non sono affatto rosee sul fronte economico: una vera e propria stangata si sta abbattendo sulle famiglie italiane, che si trovano a dover fare i conti con rincari consistenti e, secondo il Codacons, del tutto ingiustificati. Lo confermano i dati preliminari sull’inflazione diffusi dall’Istat, che evidenziano aumenti significativi in tutte le voci legate al settore turistico.
Prezzi in salita nonostante l’inflazione sotto controllo
A giugno 2025, l’inflazione generale si attesta al +1,7% su base annua, un dato che potrebbe far pensare a una situazione relativamente stabile. Tuttavia, l’apparente tranquillità dei numeri macroeconomici non riflette l’andamento reale dei prezzi nel comparto turistico, che continua a registrare aumenti anche a doppia cifra.
Secondo il Codacons, l’impatto sulle famiglie italiane sarà pesante: una famiglia “tipo” spenderà circa 559 euro in più su base annua, cifra che sale a 761 euro per un nucleo con due figli. Un incremento che rischia di mettere in difficoltà molte famiglie intenzionate a concedersi qualche giorno di relax estivo.
Rincari su voli, traghetti, pacchetti vacanza e strutture ricettive
Entrando nel dettaglio, i rincari più evidenti riguardano i voli nazionali, che a giugno hanno registrato un balzo del +38,1% rispetto all’anno precedente. Non va meglio sul fronte dei traghetti, con aumenti del +19,6%, mentre i pacchetti vacanza nazionali hanno subito una crescita dei prezzi pari al +8,7%.
Anche il settore dell’ospitalità mostra segni evidenti di rincaro: gli alberghi aumentano del +2,9%, mentre i listini di case vacanza, bed & breakfast e altre strutture ricettive salgono del +5,8%. Aumenti che, secondo il Codacons, non trovano giustificazioni oggettive e si inseriscono in un trend già in atto da maggio, ora confermato anche dai dati ufficiali dell’Istat.
Tempo libero e svago sempre più costosi
Non solo trasporti e alloggi: anche il tempo libero e le attività ricreative sono colpite dai rincari. Le tariffe dei servizi ricreativi e sportivi – che includono piscine, stabilimenti balneari, palestre e parchi divertimento – sono salite in media del +7,7%.
Questo significa che anche una semplice giornata al mare o al parco giochi può comportare una spesa maggiore rispetto al passato, rendendo sempre più costoso il divertimento estivo per adulti e bambini.
Codacons denuncia aumenti ingiustificati
Il Codacons, attraverso i suoi monitoraggi, aveva già rilevato una tendenza al rialzo nel settore turistico, ma i dati Istat ne sanciscono ora l’ufficialità. L’associazione dei consumatori parla apertamente di rincari ingiustificati, che potrebbero compromettere la possibilità per molte famiglie italiane di godersi una vacanza dignitosa.
L’effetto domino è evidente: prezzi più alti significano meno turisti, meno consumo e un rallentamento per l’intero comparto turistico, che rischia di perdere terreno proprio in un momento in cui dovrebbe trainare l’economia nazionale.
La stangata sulle vacanze degli italiani è purtroppo una realtà confermata dai numeri. Con aumenti che colpiscono in modo trasversale tutte le voci di spesa legate al turismo, l’estate 2025 si preannuncia difficile per milioni di cittadini.
Aumentano i costi, ma non i servizi, e a pagare il conto sono ancora una volta le famiglie. Una situazione che richiede maggiore trasparenza e un intervento più incisivo da parte delle autorità competenti per evitare che la vacanza si trasformi in un lusso per pochi.