Stop pagamenti per Nord Stream 1 e 2, tetto al prezzo del petrolio, divieto di transazioni con le banche russe: ecco il 18°pacchetto di sanzioni Ue
- Postato il 10 giugno 2025
- Mondo
- Di Il Fatto Quotidiano
- 3 Visualizzazioni
.png)
“Le sanzioni funzionano. Ogni sanzione indebolisce la capacità della Russia di combattere. La Russia vuole farci credere di poter continuare questa guerra per sempre. Questo non è vero. La Russia ha perso decine di miliardi di dollari di entrate petrolifere. La sua economia si sta contraendo e il suo Pil è crollato”. Parola di Kaja Kallas, Alto rappresentante della politica estera Ue, che ha presentato il 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia insieme a Ursula von del Leyen. “Il nostro messaggio è molto chiaro – ha detto la presidente della Commissione Ue -: questa guerra deve finire, abbiamo bisogno di un vero cessate il fuoco, la Russia deve sedersi al tavolo delle trattative con proposte concrete. Ad oggi, poiché Mosca non mostra alcuna volontà di raggiungere la pace, intensifichiamo la pressione. Stiamo colpendo principalmente due settori: energia e banche“.
La prima proposta dell’esecutivo Ue è un divieto di transazioni relative ai gasdotti Nord Stream 1 e 2, tale per cui nessun operatore Ue potrà impegnarsi direttamente o indirettamente in alcuna transazione che li riguardi: non ci sarà, ha spiegato il capo dell’esecutivo comunitario, “nessun ritorno al passato“. “Proponiamo inoltre di ridurre il tetto al prezzo del petrolio da 60 a 45 dollari al barile” poiché dalla sua imposizione nel 2022 i prezzi globali sono scesi fino ad essersi avvicinati molto al massimale: “Abbassandolo ci adattiamo alle condizioni di mercato e ne ripristiniamo l’efficacia”, ha detto von del Leyen, aggiungendo che trattandosi di una decisione presa a livello di G7 se ne discuterà entro l’inizio di settimana prossima in Canada: “Abbiamo iniziato questa misura come G7, è stata una misura di successo del G7, e voglio continuare questa misura come G7”.
Su questo tema c’è sempre stato molto coordinamento all’interno del Gruppo: la questione “avrà un ruolo importante perché tutti sappiamo, e gli americani lo sanno così come tutti noi del G7, che il prezzo del petrolio è sceso così tanto che l’efficacia del tetto è da mettere in discussione”. I rappresentanti Ue “sono stati ovviamente in contatto con tutti i Paesi del G7, ma anche specificamente con gli Stati Uniti. Io stessa ho parlato più volte con il senatore Lindsey Graham, che è il promotore del pacchetto di sanzioni americane. Siamo quindi molto allineati nell’obiettivo di spingere la Russia, attraverso queste sanzioni massicce, a sedersi al tavolo dei negoziati e a prendere sul serio trattative che portino verso una pace giusta e duratura. Questo è l’obiettivo comune”, ha spiegato von der Leyen.
L’esecutivo Ue propone anche di sanzionare altre 77 navi della flotta ombra russa, che Mosca utilizza per vendere il petrolio aggirando le sanzioni, e introdurre un divieto sui prodotti raffinati derivati dal petrolio russo “per impedire che entri nel mercato Ue dalla porta di servizio”, continua von der Leyen. Per quanto riguarda il settore bancario, la proposta è quella di “trasformare il divieto esistente di utilizzo del sistema Swift “in un divieto totale di transazioni, estendendolo ad altre 22 banche russe e agli operatori finanziari di Paesi terzi che finanziano il commercio con la Russia eludendo le sanzioni”, sanzionando anche il Fondo di investimento diretto russo, le sue filiali e i suoi progetti, al fine di limitare un canale importante per la modernizzazione dell’economia russa.
Il terzo punto, continua von der Leyen, è vietare l’esportazione di prodotti per un valore superiore a 2,5 miliardi di euro “che privano l’economia russa di tecnologie critiche e beni industriali, colpendo macchinari, metalli, plastiche e prodotti chimici usati come materie prime nell’industria”. Previste restrizioni anche sull’esportazione di beni e tecnologie a doppio uso utilizzati per la produzione di droni, missili e altri sistemi d’arma: “Vogliamo assicurarci che la Russia – ha sottolineato la presidente della Commissione – non trovi modi per modernizzare le sue armi con tecnologia europea”.
“Quarto e ultimo punto, vogliamo che le nostre sanzioni siano meglio applicate e rispettate; per questo allarghiamo il campo di applicazione dei divieti di transazioni già esistenti, inserendo nella lista 22 aziende russe che forniscono supporto diretto e indiretto al complesso militare-industriale russo. La capacità di Vladimir Putin di sostenere la guerra dipende molto dal sostegno di Paesi terzi; chi supporta la guerra della Russia e i suoi sforzi per attaccare l’Ucraina si assume una grande responsabilità”, conclude la presidente dell’esecutivo Ue.
Durante la conferenza stampa, von der Leyen ha sottolineato l’impatto “profondo” delle sanzioni applicate finora sull’economia russa: 210 miliardi di euro di riserve immobilizzati, ricavi da petrolio e gas diminuiti dell’80% rispetto a prima della guerra, deficit alle stelle, tassi di interesse proibitivi, inflazione in aumento ben oltre il 10% e costo delle importazioni di tecnologia e beni critici sei volte superiore rispetto al periodo pre-bellico e alla media globale. “In breve, l’economia russa è limitata a un’economia di guerra e sacrifica le prospettive future”, riassume.
L'articolo Stop pagamenti per Nord Stream 1 e 2, tetto al prezzo del petrolio, divieto di transazioni con le banche russe: ecco il 18°pacchetto di sanzioni Ue proviene da Il Fatto Quotidiano.