Sul bilancio comunale di Lamezia: Corte dei Conti rileva “buco” da 17 milioni di euro
- Postato il 24 ottobre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Sul bilancio comunale di Lamezia: Corte dei Conti rileva “buco” da 17 milioni di euro
La Corte dei Conti di Lamezia denuncia un buco di 17 milioni nel bilancio comunale, smentendo l’ex Giunta. Rischio dissesto
LAMEZIA TERME (CATANZARO)- Una nuova istruttoria dei magistrati della Corte dei Conti della sezione controllo per la Calabria, non pubblicata sul sito del Comune, è arrivata al sindaco, ai revisori, al dirigente dell’area finanziaria con 12 rilievi, che confermano quanto da anni scrive (in solitudine) il Quotidiano del Sud, anche se l’ex sindaco Mascaro, che ci ricorda la sindrome di Icaro, e il suo assessore al bilancio, Sandro Zaffina, hanno sempre raccontato una situazione florida dei conteggi comunali, al punto di dichiarare spesso che avevano «annientato il disavanzo».
Adesso pare che ci sia un buco da ripianare di circa 17 milioni di euro ed il magistrato istruttore elenca in 12 punti, che setacciano l’esercizio finanziario 2024 (ma le censure riguardano poste contabili di precedenti esercizi), le verifiche e le richieste istruttorie e documentali. C’è una somma ballerina a cavallo di due annualità tra il 2021 e 2022, passando dal 2023 arriva fino al 2024 (anni di gestione dell’assessore Sandro Zaffina e del sindaco Mascaro).
I rilievi dei magistrati DELLA CORTE DEI CONTI SUL BILANCIO COMUNALE DI LAMEZIA
«Nella scomposizione del disavanzo al 31-12-2021 – osserva il magistrato istruttore – viene identificato il disavanzo di euro 6.252.513,69; invece, in quella dell’esercizio 2022 diventa (inspiegabilmente, ndr) disavanzo di gestione da ripianare. Nella nota integrativa al bilancio di previsione 2025 emerge che l’importo di euro 6.252513,69 viene identificato come ‘Disavanzo derivante dalla gestione dell’esercizio 2022 da ripianare con piano di rientro di cui alla delibera Consiglio Comunale n. 24 del 04/08/23’, da ripianare per euro 2.217.794,49 nel 2024 ed euro 4.034.719,20 nel 2025 – rileva infine il magistrato istruttore – nel parere al rendiconto 2024, riappare la voce ‘Disavanzo da ripianare secondo la procedure” per l’importo di euro 3.572.864,96 e ‘Disavanzo derivante dalla gestione dell’esercizio 2022 da ripianare con piano di rientro di cui alla delibera Consiglio comunale n. 24 del 04/08/23’ di euro 3.391.535,26».
Dopo le osservazioni arrivano le richieste del magistrato: infatti, «l’ente dovrà chiarire le ragioni per le quali non è stato previsto il ripiano della componente del disavanzo di euro 7.145.729,92 individuato al 31.12.2020 a decorrere dall’esercizio 2021. Dovrà indicare la natura e la provenienza della componente di disavanzo indicata in sede di rendiconto 2024 di euro 6.252.513,69, provvedendo a trasmettere la richiamata delibera di Consiglio comunale n. 24 del 04.08.2023; e gli atti connessi.
QUOTA DA RIPIANARE
Dovrà chiarire altresì le ragioni per cui nel 2023 si è deciso di ripianare il minor disavanzo di euro 6.252.513,69 anziché di euro 7.145.729,92, indicando le azioni da porre in essere per il differenziale di euro 893.216,23. Difatti quest’ultima quota rimane da ripianare, poiché mai iscritta in bilancio e mai prevista, né può considerarsi ripianata da maggiori miglioramenti conseguiti, in quanto l’Ente alterna esercizi in cui riesce a ripianare a malapena il disavanzo iscritto a parte spesa, ad esercizi in cui non ripiana del tutto la quota iscritta, così rinviando di esercizio in esercizio il disavanzo di gestione».
Questo è solo il primo dei 12 rilievi, che simbolicamente racchiude in sé tutti gli altri, in quanto contiene la data del 4 agosto 2023 per ben tre volte. Infatti, la Corte dei conti richiede all’ente la delibera di Consiglio Comunale n. 24 del 4/8/2023 concernente il piano di ripiano (censurato pure dalla Corte) del disavanzo.
L’attacco al Collegio dei Revisori e la metafora del sindaco
La delibera del Consiglio comunale del 4 agosto 2023 risale al giorno in cui si registrò un violento attacco dell’ex assessore Zaffina, seguito dall’ex sindaco Mascaro, contro il Collegio dei Revisori, presieduto allora da Rocco Nicita, poi dimessosi. Ora la Corte manda il conto salato al sindaco attuale. Tutto ciò, probabilmente, spiegherebbe la metafora del sindaco Murone, che all’indomani del suo successo elettorale sbottò per non aver trovato nessuna ‘Ferrari’ e nemmeno la pista. Ed ora il sindaco Murone (avrebbe potuto esserci Lo Moro, oppure Bevilacqua) è chiamato a saldare un conto di circa diciassette milioni di euro di disavanzo, che porta dritto dritto al dissesto.
Il “buco” nel bilancio di 17 milioni di euro
Nella nota istruttoria, se i rilievi della Corte dei Conti risulteranno fondati, il buco nel bilancio 2025/2027, annualità 2025, sarà di circa 17 milioni di euro, così ripartito: Maggiore disavanzo di euro 893.216,63; disavanzo applicato e non ripianato nel Rendiconto 2024 euro 3.491.286,42; sottostima accantonamento al Fondo contenzioso 2024 di euro 2.918.872,00; sottostima accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità rendiconto 2024 di euro circa 5 milioni; sottostima accantonamento al Fondo perdite società partecipate di euro 1.840.096,00 (debito accertato dal collegio revisori nei confronti della Multiservizi spa); maggior disavanzo da assenza nell’allegato a/quote accantonate – variazione in aumento di euro 1.035.494,88 (Fondo di anticipazione liquidità ); debiti fuori bilancio senza copertura contabile per circa 1.300.000, 00 euro.
Il Quotidiano del Sud.
Sul bilancio comunale di Lamezia: Corte dei Conti rileva “buco” da 17 milioni di euro