Superlega, Agnelli incassa un altro duro colpo: la mossa di Al Khelaifi, anche il Barcellona molla Florentino Perez

  • Postato il 8 ottobre 2025
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Da Al Khelaifi un altro schiaffo ad Andrea Agnelli. Ma soprattutto a Florentino Perez. Già, il presidente del Paris Saint Germain e uno numero uno dell’Eca – anzi della neonata Efc – si è reso protagonista di una mossa clamorosa, un coup de théâtre: è riuscito a portare dalla sua parte anche il Barcellona, che, di fatto prende le distanze dalla Superlega, mettendo all’angolo il patron del Real Madrid, unico sostenitore del progetto concepito con l’ex presidente della Juventus.

Addio Superlega, Al Khelaifi accalappia il Barcellona

Di colpacci al PSG ne ha messi a segno in quantità industriale. L’ultimo, però, Al Khelaifi lo ha realizzato da presidente dell’Eca, da poche ore ribattezzata Efc (European Football Clubs). In occasione della tre giorni di lavori dell’assemblea a Roma, l’erede di Andrea Agnelli al timone dell’associazione dei club calcistici europei è riuscito ad assicurarsi la presenza del numero del Barcellona, Joan Laporta, alla cena di gala dell’Efc.

L’incontro tra i due all’Hotel Cavalieri segna la possibile rottura dei catalani con la Superlega. Ufficialmente a sostenere il progetto sono rimasti solo loro e il Real Madrid, ma il blitz nella Capitale sembra far chiarezza le intenzioni dei blaugrana.

Florentino Perez all’angolo: vince Ceferin

Al momento non si registrano dichiarazioni ufficiali in merito né da parte di Laporta né da parte di Perez, ma in Spagna la notizia ha avuto enorme clamore. Sì, perché rischia di creare una nuova frattura tra Barcellona e Real Madrid, unite appunto solo dalla Superlega.

Ceferin sta per portare a casa un’altra vittoria pesantissima grazie al sostegno dell’alleato Al Khelaifi: per il potente presidente dei blancos la Superlega rischia di rivelarsi un giocattolino da gettare nell’indifferenziata.

Il progetto Superlega e il ruolo di Andrea Agnelli

Riavvolgiamo il nastro all’aprile del 2021, quando 12 club europei tra cui la Juventus tentarono una sorta di golpe ai danni della Uefa lanciando la Superlega, torneo d’élite che nelle intenzioni avrebbe dovuto costituire un’alternativa alla Champions League per garantire una cascata di milioni alle poche partecipanti.

Ma durò il tempo di una bufer: Ceferin accusò ‘i rivoluzionari’ di tradimento, scese in campo addirittura la politica e diverse squadre si smarcarono subito. Al contrario, Agnelli, ex guida dell’Eca, portò avanti la sua battaglia al fianco di Florentino Perez, fino a quando non fu stato travolto dall’inchiesta sulle plusvalenze. L’addio alla Signora segnò la svolta. Tra le prime iniziative della nuova società griffata John Elkann, infatti, ci fu proprio quella di abbandonare la Superlega.

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