Switching lampo rinviato: il cambio fornitore luce in 24 ore slitta al 2026

  • Postato il 11 ottobre 2025
  • Di Panorama
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Bisognerà aspettare ancora per poter cambiare fornitore di energia elettrica in 24 ore. Il cosiddetto switching lampo, che doveva entrare in vigore il prossimo 1 gennaio e rivoluzionare il mercato, dovrà attendere ancora un po’. Servirà più tempo. L’opzione sarà attivata “entro” l’anno prossimo.  Il rinvio è contenuto nel decreto legislativo che recepisce la direttiva europea sul Market Design, approvato dal Consiglio dei Ministri. La nuova versione del testo sostituisce la scadenza “al più tardi il 1° gennaio 2026” con “entro il 2026”. In altre parole: il passaggio rapido si farà, ma con tempi ancora da definire.

Cambio fornitore luce in un giorno lavorativo: cosa cambia e perché si allungano i tempi

L’obiettivo della misura resta lo stesso: permettere ai clienti domestici e alle piccole imprese di passare da un fornitore all’altro in sole 24 ore. Oggi, invece, servono in media da uno a due mesi. Se la richiesta arriva entro il decimo giorno del mese, il cambio avviene il primo giorno del mese successivo; se arriva dopo, si deve aspettare un mese in più. Con lo switching lampo, il processo sarebbe dovuto diventare immediato: in un giorno lavorativo il sistema informativo integrato, che gestisce i dati delle forniture, avrebbe registrato il nuovo contratto, con la prima bolletta dal nuovo fornitore dopo circa tre settimane. Ma la tabella di marcia si è allungata. A spingere per la modifica è stata anche una rettifica arrivata dall’Unione europea a metà settembre: il testo della direttiva che l’Italia aveva recepito nel 2021 è stato corretto, e la scadenza per introdurre il cambio in 24 ore è stata portata da “non oltre il 1° gennaio 2026” a “non oltre il 2026”. Roma si è adeguata di conseguenza.
Ora tocca all’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, stabilire quando il nuovo sistema diventerà effettivo e anche definire le regole per evitare comportamenti scorretti, come il cosiddetto “turismo energetico”, cioè il passaggio continuo da un fornitore all’altro alla ricerca di sconti momentanei o per aggirare il pagamento di bollette arretrate.

Bollette più trasparenti e nuovi obblighi per i fornitori: cosa prevede il decreto

Il decreto che rinvia lo switching lampo prevede anche una serie di novità che riguardano la trasparenza e i diritti dei consumatori. Le bollette, ad esempio, dovranno diventare più chiare e leggibili. I fornitori saranno obbligati a indicare in modo dettagliato le singole componenti del prezzo dell’energia, le promozioni attive e i servizi aggiuntivi. Un’altra novità riguarda i contratti. Le aziende non potranno più modificare unilateralmente le condizioni economiche o la durata dei contratti a tempo determinato e a prezzo fisso. In pratica, se un cliente firma un contratto con una certa tariffa e durata, queste non potranno essere cambiate senza il suo consenso. Inoltre, i fornitori non potranno sciogliere il contratto prima della scadenza.

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Panorama

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