Tajani si smarca da Meloni sull'Ue: "Il diritto di veto? Bisogna superarlo, lo diceva anche Berlusconi"

  • Postato il 23 ottobre 2025
  • Di Il Foglio
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Tajani si smarca da Meloni sull'Ue: "Il diritto di veto? Bisogna superarlo, lo diceva anche Berlusconi"

A Bruxelles, nel giorno del Consiglio europeo a cui parteciperà Giorgia Meloni, è presente anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, impegnato nel pre-summit del Partito Popolare Europeo. La premier, durante il suo intervento alla Camera, si è detta contraria alla riduzione del diritto di veto nelle procedure di voto tra i 27. "Non ne abbiamo mai parlato in maggioranza - afferma Tajani. Meloni ha detto la sua opinione, io penso invece che si debba fare qualche passo in avanti. Noi siamo una forza europeista, crediamo nel progetto di De Gasperi e Berlusconi"

Il vicepremier ha poi parlato di sanzioni e dell'uso degli asset russi congelati: "In linea di principio non sono contrario ma serve una base giuridica. Io personalmente qualche dubbio ce l'ho. Se non c'è una base giuridica non si può fare nulla". 

Nel suo intervento di ieri, Meloni aveva ribadito il pieno sostegno all’Ucraina da parte dell’Italia e dell’Europa, anche in riferimento alla questione dei beni russi. La premier ha richiamato la dichiarazione congiunta dei “volenterosi” - pubblicata martedì da Palazzo Chigi -  in cui veniva ribadita la necessità che l’Ucraina si trovi "nella posizione più forte possibile, prima, durante e dopo qualsiasi cessate il fuoco". 

 

Infine il leader di Forza Italia è tornato a parlare della manovra  e della proposta  di tassare gli affitti brevi. Dice Tajani: "Noi abbiamo detto che siamo contrari a qualsiasi tassa. E' stata in parte modificata la  proposta che non era stata discussa in Consiglio dei ministri e adesso in Parlamento faremo di tutto perché si possa tornare allo stato attuale: nessuna tassa né per chi affitta senza intermediario né per chi affitta con le piattaforme. Mi pare che ci sia a volte da parte di qualcuno, di qualche grand commis del Ministero delle Finanze, la voglia di punire, di reintegrare le tasse, ma è la politica che decide". Anche Fratelli d’Italia è prudente nel rivendicare questa misura, che rischierebbe di colpire oltre mezzo milione di italiani, in gran parte appartenenti al ceto medio. Mentre Salvini è certo: l'aumento dal 21% al 26% della cedolare secca sugli affitti brevi "verrà cancellato in Parlamento".

 

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Autore
Il Foglio

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