“Tangenti sugli appalti per i farmaci, il 3% va a Karina Milei”: un audio inguaia la sorella del presidente argentino
- Postato il 27 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Un nuovo scandalo colpisce la cerchia dei collaboratori di Javier Milei. La pubblicazione di alcuni audio, registrati in modo clandestino e diffusi online, sembra svelare un sistema di tangenti che coinvolte la cerchia più intima del presidente argentino. Le registrazioni contengono una conversazione privata tra Diego Spagnuolo, in quel momento direttore dell’Agenzia nazionale per la disabilità e avvocato di Milei, e una persona non identificata. Gli audio, pubblicati sulla piattaforma di streaming Carnaval, hanno segni di montaggio e non si ascolta la voce dell’interlocutore, mentre si sentono rumori di sottofondo che fanno supporre che il dialogo sia avvenuto in un ristorante. Non sono stati forniti dettagli su quando o in quale contesto gli audio siano stati registrati. Spagnuolo afferma che stanno “defraudando” la sua agenzia e parla di un meccanismo di riscossione di tangenti legato all’acquisto di farmaci da parte dello Stato. Secondo il suo racconto, per ottenere appalti pubblici le aziende farmaceutiche pagano una cifra extra, pari all’8% del contratto: la società distributrice Suizo Argentina, che è una delle principali fornitrici di farmaci per lo Stato, ricopre il ruolo di intermediario.
Il ruolo di Karina – Soprattutto, stando alle parole di Spagnuolo, il 3% della somma riscossa in modo illecito finisce nelle mani di Karina Milei, sorella del presidente e tra le persone più influenti del suo governo come Segretaria generale della presidenza. E nell’organizzazione del sistema sarebbe coinvolto anche il braccio destro di Karina, Eduardo “Lule” Menem, che ricopre l’incarico di Sottosegretario alla gestione istituzionale. Stando a quanto si ascolta negli audio, l’ammontare totale del denaro sottratto allo Stato varia tra i 500mila e gli 800mila dollari al mese. Inoltre Spagnuolo dice di avere avvertito il presidente – che finora non risulta coinvolto direttamente – dicendogli che sua sorella “sta rubando“. Non è il primo terremoto che scuote il governo: a febbraio Milei aveva promosso una criptovaluta sconosciuta, $Libra, il cui valore era cresciuto dopo la sua sponsorizzazione per poi crollare, portando a denunce per frode non solo in Argentina.
Chi è Diego Spagnuolo – Il rapporto tra Diego Spagnuolo (che è stato allontanato dal suo incarico) e Milei inizia prima dell’entrata in politica del presidente: alle elezioni legislative del 2021 compariva nelle liste del suo partito, La Libertad Avanza. Nominato presidente dell’Agenzia per la disabilità pur non avendo alcuna esperienza in merito, in due anni ha tagliato il bilancio dell’ente, cancellato decine di migliaia di pensioni di invalidità (considerate fraudolente) e si è reso protagonista di diversi casi mediatici: tra i più noti, la pubblicazione di un bollettino ufficiale dell’Agenzia in ci si riferiva ai diversi gradi di disabilità intellettiva usando parole come “idiota“, “imbecille” e “ritardato mentale“. Rispondendo alla madre di un ragazzo con disabilità che chiedeva maggiore sostegno e tutela da parte delle istituzioni, Spagnuolo aveva poi dichiarato che avere un figlio disabile non è una responsabilità dello Stato.
L’indagine e le perquisizioni – L’opposizione ha portato il caso delle presunte tangenti in Parlamento, mentre la giustizia federale ha avviato un’indagine a seguito di una denuncia presentata dall’avvocato Gregorio Dalbón, noto per aver rappresentato l’ex presidente peronista Cristina Kirchner in varie cause. Sono state eseguite una serie di perquisizioni presso organismi pubblici e abitazioni legate a funzionari e imprenditori del settore farmaceutico. Emmanuel Kovalivker, tra i proprietari di Suizo Argentina, è stato sorpreso mentre cercava di allontanarsi in auto da casa sua con decine di buste contenenti circa 200mila dollari in contanti. Il fratello Jonathan Kovalivker, anche lui proprietario dell’impresa, si è consegnato alle autorità, dopo un primo momento in cui era riuscito a eludere i controlli della polizia. Nel suo appartamento, secondo quanto riportato dal quotidiano La Nación, sono state trovate tre casseforti aperte ed elastici a terra.
Il silenzio del presidente – Il governo non ha né confermato né smentito le accuse, Milei non ha rilasciato commenti. Il caso però ha aperto una crisi interna all’esecutivo a poche settimane dalle elezioni della provincia di Buenos Aires, la più popolosa del Paese, e a due mesi dal voto per rinnovare il Congresso, appuntamento decisivo per valutare il consenso alle politiche economiche estreme del presidente. Non è la sola sfida per la Casa Rosada: Milei arriva da una settimana di sconfitte in Parlamento, tra cui la bocciatura del suo tentativo di bloccare l’aumento del sostegno finanziario per le persone con disabilità.
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