Tango. Historia de Astor: musica e passione nella Buenos Aires del secolo scorso
- Postato il 20 maggio 2025
- Di Panorama
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“Quando decidi di ballare il tango, è perché lui ha già scelto te, e una volta che succede, non puoi fare altro che concederti e ballare”. Con queste parole, Daiana Guspero, una delle ballerine di tango argentino più stimate a livello mondiale, racconta la magia di questo ballo e dello spettacolo “Tango. Historia de Astor” che insieme al suo partner artistico porterà in scena al Teatro Manzoni di Milano dal 23 al 25 maggio. In coppia con lei, nonché ideatore, regista e coreografo dello spettacolo, ci sarà niente meno che Miguel Ángel Zotto, il più bravo ballerino vivente di tango argentino. Miguel Ángel Zotto festeggia i suoi quarant’anni di carriera con un omaggio all’amico e artista Astor Piazzolla.
Capostipite del “Nuevo tango”, Piazzolla è stato un genio talmente rivoluzionario da essere definito agli inizi come “el asesino del Tango” (l’assassino del tango). Nato nel 1921 e conosciuto in Argentina come El Gran Astor o El Gato (il Gatto), proprio per la sua abilità e il suo ingegno, è stato uno dei musicisti di tango più famosi di sempre. Con le sue composizioni (tra le più conosciute Libertango, Adiós Nonino, María de Buenos Aires), ha letteralmente rivoluzionato il tango tradizionale, attingendo dalla musica jazz e adottando strumenti assolutamente inediti per il tango tradizionale.
Con i due virtuosi Zotto e Guspero, si esibiscono altre quattro coppie di ballerini professionisti della compagnia Tango X2, e a dare voce al repertorio di Piazzolla, due artisti d’eccezione: Luca Gaudiano e Jessica Lorusso nella delicata veste narrativa di “angelo del tango”. Uno spettacolo che emoziona, che trasmette gioia ed energia. Come tutti gli spettacoli di Zotto, anche “Tango. Historia de Astor” è ricco di storia, di omaggio alle origini e di anima. “Sono un appassionato della storia del tango: mi piace raccontarla, perché credo non esista identità senza storia” – ci racconta l’artista – “soprattutto è importante che la si racconti ai giovani, cosicché possano creare la loro rivoluzione artistica, come ha fatto Piazzolla. Se non avesse conosciuto profondamente la storia del tango tradizionale, non avrebbe potuto concepire la rivoluzione che ha creato. Astor ha anticipato i tempi quando la gente ancora non lo capiva. Ha rivoluzionato veramente il tango, dando vita alla musica contemporanea.”
Miguel e Astor, due maestri unici nel proprio genere. Un ambasciatore mondiale del tango e un genio della composizione musicale che hanno trasformato un’espressione popolare in una forma d’arte ardente ed elegante. Due anime artistiche unite da un unico battito di bandoneòn.
Inoltre, la terza data milenese dello spettacolo combacia perfettamente con una data importantissima per il popolo Argentino: il 25 maggio è il “Día de la Patria”, che commemora il primo passo verso l’indipendenza argentina. Per l’occasione, sarà presente in teatro il Console Luis Pablo Niscovolos, per un particolare encomio a Miguel Zotto “per il suo costante impegno nella diffusione del tango nel mondo e per questo tributo straordinario al genio di Astor Piazzolla.”. Uno spettacolo seducente, emozionante, in cui si fondono magneticamente danza, musica dal vivo e narrazione in una cornice visiva che evoca la Buenos Aires del Novecento. Perché come affermava Astor Piazzolla: “In Argentina si può cambiare tutto, ma non il tango”.