Taser, cocaina e motosega: le torture subite dall’italiano rapito a New York per i codici dei conti di criptovalute
- Postato il 24 maggio 2025
- Mondo
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
Legato con un cavo elettrico, colpito con il taser mentre gli venivano immersi i piedi in acqua, colpito con una pistola, costretto ad assumere cocaina e minacciato di avere gli arti tagliati con una motosega elettrica. Sono le due settimane da incubo vissute da un 28enne italiano, rapito e torturato a New York da un investitore in criptovalute del Kentucky, il 37enne John Woeltz, che voleva ottenere i codici di accesso ai suoi conti.
Il giovane, rinchiuso in un appartamento del lussuoso quartiere di SoHo, avrebbe subito le angherie dopo essere arrivato nella Grande Mela il 6 maggio, secondo il New York Post. Il 28enne era già stato negli Usa, conosceva Woeltz ma si era allontanato dopo un litigio. Poi era stato convinto a ritornare. Una volta a New York, è iniziato il suo inferno che è stato descritto in quella maniera dal quotidiano newyorkese.
Il sequestro è finito solo perché l’italiano è riuscito a fuggire in maniera rocambolesca dall’appartamento, all’interno del quale sono state ritrovate alcune foto scattate con una Polaroid che lo ritraggono legato con i cavi elettrici. Ora è ricoverato e curato dai sanitari al Bellevue Hospital. Woeltz è stato accusato di aggressione di secondo grado, rapimento, sequestro di persona e possesso illegale di arma. Una seconda persona – Beatrice Folchi, 24 anni, di Manhattan – è stata arrestata e accusata di rapimento e sequestro di persona.
L'articolo Taser, cocaina e motosega: le torture subite dall’italiano rapito a New York per i codici dei conti di criptovalute proviene da Il Fatto Quotidiano.