Tè matcha, sencha o verde classico? Le differenze che (forse) non conosci e quale scegliere per il tuo benessere

  • Postato il 2 novembre 2025
  • Lifestyle
  • Di Blitz
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Negli ultimi anni il tè verde è diventato un vero e proprio alleato del benessere. Se un tempo era una bevanda riservata agli appassionati di cultura orientale, oggi è parte della routine quotidiana di chi cerca energia naturale e proprietà antiossidanti.
Ma con la sua popolarità sono arrivati anche dubbi e confusione: che differenza c’è tra tè matcha, sencha e tè verde classico?

Sembrano la stessa cosa — in fondo derivano tutti dalla Camellia sinensis — ma in realtà cambiano per metodo di coltivazione, lavorazione e consumo, e di conseguenza per proprietà e gusto. Conoscerli davvero ti aiuterà a scegliere quello giusto per il tuo stile di vita.

Tè verde classico: il più diffuso, ma anche il più delicato

Quando parliamo di “tè verde classico”, ci riferiamo alla tipologia più comune in commercio, spesso in bustina.
Viene prodotto in molte regioni dell’Asia — dalla Cina al Giappone — e la sua caratteristica principale è quella di non subire fermentazione, a differenza del tè nero o oolong.

Le foglie vengono raccolte e subito essiccate per evitare l’ossidazione. In questo modo conservano la maggior parte delle catechine, sostanze antiossidanti preziose per il sistema cardiovascolare e per contrastare l’invecchiamento cellulare.

Il suo sapore è delicato e leggermente erbaceo, ma varia molto in base alla qualità delle foglie e alla temperatura dell’acqua (mai oltre i 75-80°C).
Il tè verde classico contiene meno caffeina del matcha, quindi è perfetto durante la giornata o per chi vuole una bevanda energizzante ma non eccitante.

Benefici principali:

  • Aiuta la digestione e il metabolismo.
  • Riduce i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL).
  • Contrasta i radicali liberi.

Sencha: il tè quotidiano dei giapponesi

Il sencha è il tè più bevuto in Giappone — rappresenta circa il 70% della produzione nazionale — ed è il simbolo del chadō, l’arte del tè giapponese nella sua versione più quotidiana.

A differenza del tè verde classico cinese, il sencha subisce una breve cottura a vapore subito dopo la raccolta. Questo procedimento, tipico giapponese, serve a bloccare l’ossidazione e mantenere intatti clorofilla, aminoacidi e catechine, rendendo il colore della foglia di un verde brillante e il gusto più intenso e “marino”.

Il risultato è una bevanda fresca, leggermente dolce e vegetale, molto più “verde” nel sapore rispetto ai tè cinesi.

Il sencha contiene più caffeina del tè verde classico, ma meno del matcha. Per questo è ideale al mattino o nel pomeriggio per chi cerca un po’ di energia senza eccedere.

Perché berlo:

  • È ricco di L-teanina, che migliora concentrazione e calma mentale.
  • Aiuta il fegato a depurarsi.
  • Favorisce la salute della pelle grazie all’alto contenuto di antiossidanti.

Un consiglio: usa acqua a 70°C e lascia in infusione per massimo un minuto e mezzo, per non estrarre troppi tannini (che lo renderebbero amaro).

Matcha: l’oro verde giapponese

tè matcha
Matcha: l’oro verde giapponese (blitzquotidiano.it)

Il matcha è il più pregiato — e oggi anche il più “instagrammabile” — tra i tè verdi.
Deriva dalle stesse foglie del sencha, ma coltivate in modo diverso: vengono coperte con teli di bambù o tessuto per 20-30 giorni prima della raccolta, così da ridurre la luce solare e stimolare una maggiore produzione di clorofilla e amminoacidi (in particolare L-teanina).

Dopo la raccolta, le foglie vengono cotte a vapore, essiccate e poi macinate finemente in pietra fino a ottenere una polvere sottilissima. È questa la grande differenza: nel matcha si beve la foglia intera, non un’infusione.

Questo significa che l’apporto di nutrienti, caffeina e antiossidanti è molto più alto. Una tazza di matcha equivale a circa 10 tazze di tè verde classico in termini di concentrazione di principi attivi.

Il suo gusto è deciso, quasi umami, e viene spesso utilizzato anche in cucina — nei dolci, nei frullati o nei latte vegetali.

Effetti sul corpo:

  • Dona energia costante e concentrazione mentale grazie al mix di caffeina e L-teanina.

  • Stimola il metabolismo e favorisce la combustione dei grassi.

  • Migliora l’umore e riduce lo stress ossidativo.

Il matcha di qualità viene montato con un chasen (la tipica frusta di bambù) e servito durante la cerimonia del tè giapponese, ma oggi è facile trovarlo anche nei bar salutistici o negli e-shop.

Quando e quale scegliere?

La scelta dipende dal momento della giornata e dalle tue esigenze:

  • Al mattino: il matcha è perfetto per un risveglio energico ma senza nervosismo, ottimo come alternativa al caffè.

  • Durante la giornata: il sencha accompagna bene il lavoro o lo studio, aiutando concentrazione e calma.

  • Dopo i pasti: il tè verde classico facilita la digestione e contrasta il senso di pesantezza.

Un piccolo segreto: alternare questi tre tipi di tè nell’arco della settimana può offrirti tutti i benefici del tè verde senza sovraccaricare l’organismo di caffeina.

Cosa dice la scienza sui benefici del tè verde

Numerosi studi hanno dimostrato che i composti bioattivi del tè verde — in particolare le catechine (EGCG) — aiutano a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, a migliorare la sensibilità all’insulina e persino a proteggere il cervello dall’invecchiamento precoce.

Una ricerca pubblicata sul European Journal of Clinical Nutrition ha evidenziato che chi consuma regolarmente tè verde ha una mortalità più bassa del 15% rispetto a chi non ne beve.
E il matcha, grazie alla sua concentrazione più elevata di EGCG, sembra amplificare questi effetti.

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Blitz

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