Tecnologia e persone: il modello Amplifon per la cura dell’udito
- Postato il 1 agosto 2025
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- Di Forbes Italia
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di Enrico Vita, ceo Amplifon
Nata a Milano 75 anni fa, Amplifon è oggi leader globale nei servizi per la cura dell’udito, con 10mila centri audiologici in 26 Paesi e circa 20mila persone che ogni giorno si impegnano per migliorare la qualità della vita dei propri clienti. La nostra missione è semplice, ma potente: aiutare le persone a riscoprire tutte le emozioni dei suoni. Nei nostri centri, gli audioprotesisti – professionisti altamente specializzati – seguono ogni paziente con un approccio su misura: dal test gratuito per verificare l’eventuale perdita uditiva (o ipoacusia) e la sua entità alla scelta del dispositivo acustico più adatto, fino all’assistenza nel tempo.
Investiamo costantemente in ricerca attraverso Amplifon X, il nostro centro dedicato all’innovazione, che sviluppa soluzioni digitali all’avanguardia per la diagnostica e il follow-up, gestito anche tramite app. La tecnologia è fondamentale, ma da sola non basta: è l’unione tra innovazione e competenze umane a fare la differenza. Ciò che più ci distingue, infatti, è il modo in cui ci prendiamo cura dei nostri clienti: ogni percorso uditivo è unico, e richiede ascolto, empatia e personalizzazione.
Amplifon ieri e oggi
Fondata nel 1950 da Charles Holland – ingegnere ed ex ufficiale britannico che, dopo aver preso parte alla liberazione dell’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, decise di stabilirsi a Milano – Amplifon ha fatto tanta strada: dai primi laboratori mobili all’apertura dei primi centri a Milano e Torino, fino all’espansione internazionale iniziata negli anni ’90. Oggi siamo quotati alla Borsa di Milano, ma restiamo un’azienda fortemente legata alle sue radici, presieduta da Susan Holland, figlia del nostro fondatore.
Oltre ai numeri (quasi 2,5 miliardi di euro di ricavi annui, presenza in 5 continenti), sono le persone a raccontare chi siamo davvero. Per un’impresa nella quale il prodotto è il servizio che offriamo ai nostri pazienti, infatti, le nostre persone sono la chiave per il successo. Siamo un’azienda giovane (età media 38 anni), multiculturale (oltre 100 nazionalità rappresentate), con una forte presenza femminile (più del 70% del team) e una visione orientata alla sostenibilità.
Il piano esg
Il nostro piano esg prevede 20 obiettivi concreti e pluriennali in ambiti come ambiente, comunità, innovazione e – appunto – persone. Uno di questi obiettivi riguarda la formazione, con almeno 3 giornate medie l’anno per tutti i dipendenti fino al 2026. Cerchiamo continuamente di attrarre e far crescere i migliori talenti. Facciamo tanta attività di informazione verso i giovani attraverso il progetto “Listen Responsibly”. La prevenzione uditiva a tutte le età è infatti fondamentale: secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, circa 1 miliardo di giovani under 35 sono a rischio di perdite uditive precoci a causa di pratiche di ascolto poco sicure.
Dal 2020 abbiamo anche una fondazione d’impresa, Fondazione Amplifon, che promuove progetti di inclusione sociale per le persone anziane in Italia, Australia, Francia e Portogallo, coinvolgendo molti volontari tra i nostri colleghi. Lavorare in Amplifon significa entrare in un contesto dinamico, dove si uniscono tecnologia, impatto sociale e attenzione alla persona. Ed è anche per questo che siamo sempre più attrattivi per le nuove generazioni: perché crediamo che prendersi cura dell’udito significhi, in fondo, prendersi cura della vita delle persone.
L’articolo Tecnologia e persone: il modello Amplifon per la cura dell’udito è tratto da Forbes Italia.