Tesoro degli Asburgo riappare dopo 100 anni in Canada: c’è anche il diamante Florentiner
- Postato il 8 novembre 2025
- Di Panorama
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Era perduto per sempre, inghiottito dalla storia e nemmeno dei provetti Lupin sono mai stai in grado di ritrovarlo. Invece, dopo oltre cento anni, il leggendario tesoro degli Asburgo è riapparso all’improvviso. E lo fa in un caveau canadese in Québec, riportando alla luce una delle più affascinanti vicende delle dinastie europee.
Un segreto secolare
È Karl von Habsburg, il nipote dell’ultimo imperatore d’Austria, suo omonimo, a rivelare di persona i dettagli e chi decise di mantenere il segreto per un secolo: fu l’imperatrice Zita, moglie di Carlo I, che con la rivoluzione del 1918, stabilì che solo due discendenti maschi, all’epoca i figli Roberto e Rodolfo, dovevano essere messi al corrente dell’ubicazione dei gioielli, con l’obbligo di non rivelarla per cento anni dalla morte del padre. Il segreto è stato tramandato fino al 2022, esattamente un secolo dopo, giungendo ai loro rispettivi figli, i cugini di Karl von Habsburg.

Perché in Canada
Per quanto riguarda il luogo del ritrovamento, si deve risalire al clima politico europeo degli anni ’30, sempre più ostile per la dinastia asburgica: la loro opposizione all’ascesa del nazionalsocialismo li porto a essere identificati come nemici ideologici. La pressione divenne insostenibile e la famiglia fu costretta a lasciare l’Austria, intraprendendo un lungo esilio. La fuga li condusse inizialmente in Francia, poi in Spagna, e infine ad approdare oltre l’Atlantico, in Canada, lontano dalle tensioni del continente e dove è stato nascosto il loro tesoro.
Il Florentiner
Tra i gioielli ritrovati spicca il celebre diamante Florentiner, il Fiorentino, una gemma gialla da 137 carati, già appartenuta ai Medici, la famiglia mecenate di Firenze vissuta tra il XV e il XVIII secolo. Per confermare l’autenticità dei pezzi ritrovati, è stata coinvolta A.E. Köchert, la “gioielleria di imperatori e re”: basti pensare che la storica bottega viennese a conduzione familiare ha realizzato gioielli per Francesco I, l’ultimo sovrano del Sacro Romano Impero e primo imperatore d’Austria. La famiglia Köchert e gli Asburgo sono storicamente legati a doppio filo: oltre a essere gioielliere di corte, i fondatori stabilirono che solo due eredi alla volta potevano gestire l’attività, come i due discendenti maschi a cui venne tramandato il segreto dell’imperatrice Zita.
Oltretutto la gioielleria conservava l’unica immagine conosciuta del diamante Florentiner: una fotografia in bianco e nero datata 1918. Chiaro quindi che la verifica dell’autenticità del gioiello dovesse aspettare proprio a Köchert: l’analisi di Christoph, uno dei proprietari, ha confermato che il Florentiner è autentico e perfettamente conservato. La gemma grande quanto una noce, è «splendida per purezza», con un colore caldo simile a «un buon whisky scozzese», contribuendo al valore inestimabile del tesoro.
La collezione però non è completa e mancano all’appello alcuni pezzi di grande rilievo, tra cui la corona di diamanti di Sissi, cioè Elisabetta di Baviera imperatrice d’Austria, e la collana di rose appartenuta a Maria Teresa, imperatrice consorte di Francesco I del Sacro Romano Impero.
Una disputa legale all’orizzonte
Il ritrovamento apre la questione della proprietà del tesoro, se sia destinato a rimanere alla famiglia degli Asburgo oppure se debba passare nelle mani dello Stato austriaco in nome della vecchia rivendicazione di Vienna sul patrimonio della dinastia imperiale. Se dovesse prevalere la seconda ipotesi, prima che il tesoro venga eventualmente trasferito allo Stato, i gioielli potrebbero essere esposti in una mostra per offrire al mondo la possibilità di ammirarli alla luce, dopo un secolo trascorso in un caveau e nell’oscurità di un caveau.