“Ti do i 25mila dollari, fai firmare il ragazzo”: il presidente del San Lorenzo (la squadra di Papa Francesco) accusato di corruzione
- Postato il 23 aprile 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Nelle ultime ore si parla molto del San Lorenzo, la squadra di calcio argentina che tifava Papa Francesco e che ha deciso di intitolare il proprio nuovo stadio proprio al Santo Padre morto il 21 aprile. Ma questa volta, il club di Buenos Aires è finito nell’occhio del ciclone perché il suo presidente, Marcelo Moretti, ha deciso in autonomia di dimettersi. Il motivo? Delle telecamere nascoste del programma televisivo Telenueve Denuncia lo hanno ripreso mentre intascava una “mazzetta” di circa 25mila dollari. L’accusa è di corruzione, in quanto Moretti avrebbe accettato questo denaro dalla madre di un giovane calciatore che gli ha chiesto in cambio l’ingaggio del figlio nel settore giovanile. Già, proprio quella corruzione che Papa Francesco ha combattuto apertamente durante i suoi anni di pontificato, come ha ricordato nella sua intervista a Il Fatto Quotidiano del 2023: “La corruzione è uno scandalo. La corruzione fa imputridire l’anima. Non dobbiamo scivolare dal peccato alla corruzione. Mai! Nella Chiesa, come nella politica e nella società in generale, dobbiamo sempre mettere in guardia dal grave pericolo della corruzione”.
Le accuse contro Moretti
Le immagini sono state pubblicate dal giornalista Tomás Méndez e durante la trasmissione tv sono state pubblicate anche le registrazioni audio del colloquio telefonico tra Moretti e la madre del calciatore. “Ok, ti do i primi 10.000. Va bene?” , dice la donna. “25mila”, risponde Moretti. “Okay, e poi a luglio vedremo gli altri 15.000. O vuoi i 25.000?”, continua lei parlando al presidente. “Ti do i 25.000, ma fai firmare il ragazzo“. La telecamera nascosta ha poi registrato anche un incontro a cui hanno partecipato Moretti, la madre del calciatore e il funzionario pubblico Francisco Sánchez Gamino, direttore degli Studi per lo Sviluppo Nazionale, sotto il Capo di Stato Maggiore, a cui è stato revocato l’incarico dal governo nella mattinata di ieri, 23 aprile, una volta diffuse le immagini.
La replica del presidente del San Lorenzo
Poche ore fa, Moretti ha rilasciato un’intervista esclusiva a Tyc Sports in cui ha assicurato che “non si trattava corruzione, ma di una semplice donazione spontanea. Sì, i soldi me li sono messi in tasca, ma perché avrei dovuto lasciarli lì sul tavolo? Subito dopo averli presi li ho messi nella cassa del club. Da parte mia non c’era alcuna cattiva intenzione o alcun tipo di crimine“. Nel frattempo, Moretti ha annunciato su X che “al fine di esercitare una legittima e libera difesa sia giudiziale che mediatica e di proteggere l’istituzione dai fatti a me attribuiti, mi prenderò un periodo di aspettativa dal mio incarico di presidente del San Lorenzo”.
L’inchiesta della Federcalcio
Intanto, però, la Federcalcio argentina ha deciso di aprire un’inchiesta ufficiale dopo aver visto le immagini e ascoltato le intercettazioni. Procedimento che porterà il Tribunale etico a indagare sull’episodio. Marcelo Moretti rischia la squalifica da ogni carica sportiva per i prossimi due anni. “Questa mattina (23 aprile), io e il mio avvocato abbiamo sporto denuncia tramite il sistema di ricezione reclami della Procura generale della città di Buenos Aires, chiedendo che venisse avviata un’indagine sul rozzo piano messo in atto per diffamarmi“, ha comunicato Moretti con un post sui propri account social.
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