Torino, Molinette all’avanguardia nella cura personalizzata del tumore alla prostata
- Postato il 27 novembre 2025
- Salute
- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – La personalizzazione delle cure oncologiche diventa realtà anche a Torino. La Clinica Urologica dell’Ospedale Molinette dell’AOU Città della Salute e della Scienza, diretta dal professor Paolo Gontero, lancia un progetto innovativo volto a migliorare la gestione dei tumori prostatici localizzati grazie all’utilizzo di test genetici avanzati.
L’iniziativa, ideata dal professor Marco Oderda con il contributo del dottor Giorgio Calleris, si concentra su pazienti tra i 45 e i 75 anni con diagnosi di tumore prostatico ISUP 2, una forma di tumore aggressivo di grado intermedio. Al centro del progetto c’è il test genetico Prolaris, in grado di analizzare l’espressione dei geni legati alla progressione tumorale. Il risultato è un punteggio predittivo che aiuta i medici a definire il percorso terapeutico più adeguato per ciascun paziente.
Il test, già sperimentato dal gruppo torinese in uno studio pubblicato sulla rivista internazionale The Prostate, ha dimostrato la sua capacità di distinguere i pazienti che possono rimanere in sorveglianza attiva da quelli che necessitano di intervento chirurgico. I dati preliminari, riferiti a 40 pazienti, sono risultati molto incoraggianti, suggerendo che l’approccio genetico possa integrare e arricchire le valutazioni cliniche e radiologiche tradizionali.
Il progetto ambisce ora a una diffusione su scala regionale, sotto il coordinamento della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, garantendo così l’integrazione nei percorsi assistenziali esistenti.
Terapia focali meno invasive
Ma l’innovazione non si ferma ai test genetici. L’Urologia delle Molinette è impegnata anche nello sviluppo di terapie focali sempre meno invasive. Tra gli studi in corso figurano l’utilizzo di microonde mirate (targeted microwave ablation), l’elettroporazione irreversibile per i pazienti con recidiva post-radioterapia e la transperineal laser ablation con laser a diodi, che consente di trattare contemporaneamente tumore e ipertrofia prostatica benigna.
Recentemente, il centro ha anche acquisito una piattaforma robotica single-port, che permette l’accesso alla prostata attraverso un’unica piccola incisione, rendendo la chirurgia ancora meno invasiva e più sicura.
Un fermento scientifico che conferma come le Molinette rappresentino un punto di riferimento nella sanità torinese, dove ricerca, tecnologia e attenzione al paziente si intrecciano per offrire percorsi di cura sempre più personalizzati e innovativi.
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