Torino-Napoli: Simeone core grato, segna da ex, piange e quasi chiede scusa. Che emozione!
- Postato il 18 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Il primo squillo da campione l’aveva fatto all’Olimpico contro la Roma, un eurogol valso tre punti ma per Giovanni Simeone quello segnato oggi contro il Napoli ha davvero un valore speciale. Un gol da ex e che gol. Al 32′ del primo tempo un rimpallo rimette in gioco l’attaccante granata, che con gran freddezza prima salta un avversario, poi dribbla Milinkovic-Savic e poi infila in rete per il vantaggio granata ma nessuna esultanza. Anzi.
La reazione di Simeone al gol
La rete che ha sbloccato Torino-Napoli è stata accolta con un boato dallo stadio e dai giocatori ma la reazione di Simeone è stata clamorosa. Ci si immaginava che non avrebbe esultato, da ex rimasto attaccatissimo ai colori azzurri, ma il bomber argentino dopo la rete si è messo le mani nei capelli e ha quasi chiesto scusa mentre gli scendeva qualche lacrima dal viso.
Le lacrime in bomber del treno
Nessuna retorica in questo gesto: per capire quanto sia stato sincero Simeone basta risentire l’intervista concessa ieri a Dazn in cui ha confessat: “Il giorno che stavo già andando a Torino, mi sono messo in treno e ho pensato che posso fare, come faccio a scrivere un messaggio, a dire addio al Napoli, a Napoli? Il viaggio durava 5 ore, ho pianto 4 ore e mezza. Mi sono messo da solo in un angolo. Non riuscivo a scrivere”.
“Ho cercato di provare a scrivere ma non ci riuscivo. Dopo, la sera, quando ero più tranquillo e ho provato a scrivere il messaggio. Ci sono tante cose che uno può dire o sentire, ma a volte non ci sono parole ma solo momenti che uno sa che ha vissuto. E ora sono dentro di me e sono dentro ai tifosi. Ho chiamato i magazzinieri e gli amici di Napoli, avevo bisogno di sentire quelle voci, quell’accento”.
L’emozione a Superga
Simeone però è contento a Torino: “Quando arrivi in un club – ha detto Simeone – devi conoscerlo a fondo, scoprirne la storia, sapere cosa rappresenta per i tifosi. Ecco perché sono andato già tre volte a Superga, un posto che ricorda un momento tragico ma dove c’è un’energia molto bella che trasmette pace. Il Toro? Mi piace Baroni e mi sento molto in sintonia con lo spirito granata: mi ci ritrovo nel concetto di lotta, nel dare tutto me stesso. È una delle cose che mi ha in- dotto a scegliere la maglia granata”.