Torna Doc (in versione americana): ecco cosa cambia rispetto alla serie cult con Luca Argentero
- Postato il 20 maggio 2025
- Di Panorama
- 3 Visualizzazioni


Dalla corsia del Policlinico Ambrosiano di Milano a quella del Westside Hospital di Minneapolis, il medical drama più amato degli ultimi anni cambia tutto: lingua, cast e coordinate geografiche. Dopo il boom in Italia con Luca Argentero, Doc – Nelle tue mani sbarca negli Stati Uniti in versione remake, prodotto da Fox, e ora arriva anche da noi nella sua nuova veste: si chiama semplicemente Doc.
L’appuntamento è per stasera, martedì 20 maggio, in prima serata su Rai 1 alle 21:30 con i primi due episodi (Se non ci riesci al primo tentativo e Dai, riprovaci), già disponibili anche in streaming su RaiPlay. Negli USA, la serie è andata in onda tra gennaio e marzo 2025, raccogliendo consensi e ascolti record.
Il successo di Doc in America
Non è facile conquistare il pubblico americano, abituato da sempre a medical drama da antologia – da General Hospital a E.R., fino ai più recenti Grey’s Anatomy e The Good Doctor. Eppure Doc ce l’ha fatta. Al debutto ha tenuto incollati allo schermo 2,2 milioni di spettatori, con lo streaming che ha visto un boom del +609% nei giorni successivi. Il miglior esordio per una serie Fox negli ultimi cinque anni.
Un successo immediato, tanto che la seconda stagione è già in cantiere, e sarà composta da ben 22 episodi – una rarità di questi tempi, in cui le serie tendono ad accorciarsi. La forza di Doc? L’elemento umano: la perdita di memoria, vissuta come trauma ma anche come occasione per ricominciare, ha fatto breccia anche nel cuore degli spettatori d’oltreoceano.
Le differenze tra il Doc italiano e quello americano
Se il cambiamento più evidente è quello del protagonista – che da uomo diventa donna – le differenze non si fermano lì. La versione italiana, ispirata alla vera storia del dottor Pierdante Piccioni, comincia con una sparatoria. In quella americana, invece, l’evento scatenante è un incidente stradale.
La nuova protagonista si chiama Amy Larsen: è convinta di essere ancora sposata con il suo ex marito e che la figlia sia ancora una bambina. L’ospedale americano, poi, è un ambiente ben più competitivo e teso rispetto alla più “tranquilla” struttura italiana.
Curiosità: Molly Parker, che interpreta Amy, ha rivelato di non aver voluto vedere la serie originale per evitare condizionamenti nel costruire il personaggio.
Chi è Molly Parker, la nuova “Doc”
Classe ed esperienza non le mancano. Molly Parker è una delle attrici più versatili del panorama nordamericano. La ricordiamo in House of Cards nei panni dell’ambiziosa Jackie Sharp, ma anche in film come Wonderland, Sunshine, Hollywoodland, The Road e American Pastoral. Ora indossa il camice della Dott.ssa Amy Larsen, primario di Medicina Interna al Westside Hospital di Minneapolis.
Dopo un grave incidente d’auto, Amy si risveglia con un’amnesia che le ha cancellato gli ultimi otto anni di vita. Come accadeva ad Andrea Fanti, anche lei dovrà ricostruire chi è – tra ricordi confusi, amori interrotti e pazienti sconosciuti.
Cosa succede nei primi episodi
Nel pilot conosciamo Amy Larsen: brillante, preparata, ma poco empatica. Tanto che il consiglio dell’ospedale inizia a dubitare della sua capacità di guidare il reparto. Dopo la morte sospetta di un paziente, entra in conflitto con un collega, Richard Miller (interpretato da Scott Wolf) e ordina un’autopsia.
Le tensioni si moltiplicano, soprattutto con il suo ex marito Michael Hamda (Omar Metwally), che è anche il direttore sanitario dell’ospedale. Dopo uno scontro acceso, Amy viene mandata a casa per riflettere. Ma durante il tragitto, ha un grave incidente d’auto.
Al risveglio, la sua vita è un puzzle rotto: crede di essere ancora sposata con Michael, non sa della morte del loro figlio minore, e ha dimenticato completamente la relazione segreta con Jake Heller (Jon Ecker), un giovane medico con cui aveva una storia.
Nonostante la degenza, Amy non riesce a stare lontana dai pazienti – e dimostra di avere ancora il suo talento, anche se la sua memoria fa acqua da tutte le parti. Intanto, il posto da primario che era suo… non è più così sicuro.