Torna lo spettro del Rigassificatore, il sindaco di Piombino: “Procedure per trasferimento a Vado proseguono”. Il Pd: “La Regione cosa sta facendo?”

  • Postato il 17 giugno 2025
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Rigassificatore Toscana

Vado Ligure. “S’ha da fare oppure no?”. Secondo il sindaco di Piombino “sì, con l’iter che prosegue”, mentre Regione Liguria avrebbe già ribadito il suo secco “No”.

Il tema è quello relativo al tanto temuto rigassificatore che dopo una fase di stallo, complice anche la decadenza dell’ex governatore Giovanni Toti da commissario di governo, ora torna prepotentemente in auge. 

E lo fa grazie alla dichiarazioni del primo cittadino di Piombino, Francesco Ferrari, che ieri (16 giugno), interrogato sulla vicenda ha fatto sapere che, a suo dire, “la procedura va avanti per la ricollocazione dell’impianto a Vado Ligure” con il Governo che “deve solo decidere sule tempistiche”. 

Di tutt’altro avviso Regione Liguria, secondo cui “il Governo avrebbe garantito lo stop al progetto”. Due posizione opposte. In mezzo, un mare (per usare un gioco di parole) di incertezza con sindaci, cittadini e comitati che tanto a lungo si sono battuti per evitare il trasferimento nel mare savonese che cominciamo a rivivere le stesse preoccupazioni di qualche mese fa. 

Chi è già intervenuto direttamente sulla vicenda è il Pd, per voce di Emanuele Parrinello, segretario provinciale di Savona, e Simone Anselmo, segretario comunale di Savona: “A inizio gennaio il consiglio regionale della Liguria aveva approvato all’unanimità (con una giravolta totale del centrodestra) un ordine del giorno che impegnava il presidente e la giunta ad adoperarsi per evitare che il rigassificatore venisse collocato davanti alle nostre spiagge”, hanno spiegato. 

A metà febbraio, in consiglio regionale, a una interrogazione del consigliere Arboscello che chiedeva conto di cosa avesse fatto la giunta per adempiere all’ordine del giorno, l’assessore Ripamonti aveva risposto in modo evasivo. Già allora avevamo manifestato perplessità riguardo alle reali intenzioni del Governo e del centrodestra locale in merito all’arrivo della Golar Tundra a Savona-Vado”, hanno spiegato gli esponenti dem. 

Quindi, l’appello al presidente di Regione Liguria: “Ora Bucci deve dirlo con chiarezza: l’iter di spostamento del rigassificatore davanti a Savona e Vado sta procedendo? Cosa ha fatto e cosa sta facendo la Regione Liguria per fermarlo? Quali atti ha compiuto? Quali sono state le sue interlocuzione con il governo? Il territorio e i cittadini si sono espressi in modo chiarissimo. Allo stesso modo si sono espresse le forze politiche che nello scorso autunno si sono candidate a governare la Regione, comprese quelle che fino a poco prima pensavano il contrario. Altrettanto ha fatto il consiglio regionale, addirittura all’unanimità. Qualunque comportamento che non andasse nella direzione dello stop all’iter di spostamento della Golar Tundra a Savona-Vado sarebbe, né più né meno, un tradimento della volontà del territorio”.

Dello stesso avviso anche il consigliere regionale del Pd Roberto Arboscello: “Sono preoccupato dalle affermazioni del sindaco di Piombino, perché conferma i timori da me espressi in consiglio regionale oltre un mese e mezzo fa.  Il problema non è ciò che dice il sindaco di Piombino. ma cosa ha fatto, o soprattutto cosa non hanno fatto, il presidente Bucci e la Giunta regionale sul tema rigassificatore da quando si sono insediati”. 

“Con un’interrogazione alla Giunta regionale, avevo chiesto chiarezza sulle azioni intraprese in seguito all’approvazione dell’ordine del giorno unanime che esprimeva contrarietà al progetto e impegnava il presidente Bucci a interloquire con Ministero e Governo per bloccare la procedura di trasferimento del rigassificatore da Piombino e Vado Ligure. Mi era stato risposto in modo evasivo, facendo semplicemente riferimento a ‘interlocuzioni’ poco più che informali”, ha aggiunto Arboscello. 

Avevo allora avvertito che, in assenza di un intervento concreto e formale, la procedura, essendo di natura tecnica, avrebbe continuato a scorrere autonomamente. Ed è esattamente quello che sta avvenendo. Sono passati mesi dalla fine della campagna elettorale e un mese e mezzo dalla mia interrogazione ma fino ad oggi non mi risulta alcuna azione ufficiale né verso il Governo né al Ministero. Anche sul rigassificatore, per Bucci è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti. Chiedo a lui e alla giunta di farci vedere le carte e le comunicazioni ufficiali sul rigassificatore che sono state inoltrate al Governo. È il momento di dare risposte concrete ai cittadini del territorio savonese che vivono da anni con l’incertezza”.

Se nessuno interviene la procedura amministrativa inesorabilmente va avanti: questo dicevo mesi fa e questo confermo oggi. Bucci era il candidato di Meloni. È stato eletto. Ora intervenga sulla Premier e tenga fede a quanto promesso ai savonesi”, ha concluso il consigliere regionale del Pd. 

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Il Vostro Giornale

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