Toronto, la fuga dei big mette in imbarazzo l’ATP: bufera su Gaudenzi per il format dei Masters. Sinner corre un rischio
- Postato il 21 luglio 2025
- Di Virgilio.it
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La fuga dei big: Toronto si trova a fare i conti con una situazione imprevista che però forse non deve sorprendere più di tanto. Da tempo infatti i giocatori si lamentano per un calendario di impegni troppo fitto e ora con il Masters 1000 canadese i nodi vengono al pettine.
La rinuncia di Sinner, Djokovic e gli altri big
Due settimane di uno slam possono essere estenuanti e forse anche di più dopo un torneo come Wimbledon. L’erba è una superficie che mette a dura prova il fisico di giocatrici e giocatori e spesso il recupero dalle fatiche di Londra, soprattuto se si avanza molto nel torneo, può essere lungo e complicato. Si spiega così la decisione di Sinner di non partecipare al torneo di Toronto a cui è anche molto legato, proprio in Canada infatti è arrivata la sua prima vittoria in un torneo Masters 1000. Ma insieme al numero 1 del mondo hanno deciso di dare forfait tanti altri big come Djokovic, Draper, Hurkacz e Korda mentre la partecipazione di Alcaraz è ancora in dubbio.
Bufera sull’ATP e su Gaudenzi
La formula dei Masters 1000 divisi su due settimane è stata una delle riforme portate avanti dall’ATP nel corso della presidenza dell’italiano Andrea Gaudenzi. Una soluzione scelta pensando al benessere dei giocatori, almeno era questa l’intenzione dell’istituzione che controlla il mondo del tennis maschile. Soluzione che poi è stata anche adottata dall’organizzazione “sorella” della WTA. Ma i tabelloni allargati e l’allungamento dei tornei su due settimane porta con sé dei problemi: se da una parte i giocatori riescono ad avere un giorno di riposo tra un match e l’altro, è allo stesso tempo vero che per loro significa passare molto più tempo lontano da casa, con allenamenti che avvengono tra una partita e l’altra e senza l’opportunità di un vero e proprio momento di stacco.
Di questo format dei Masters 1000 si parla da tempo ma ora il caso Toronto ha fatto letteralmente esplodere la vicenda: a farne le spese è stato il torneo canadese che arriva subito prima del 1000 di Cincinnati e che apre poi la strada agli US Open: due Masters di due settimane a “sandwich” tra Wimbledon e lo slam statunitense. E per Andrea Gaudenzi, da tempo nel mirino di una parte dei social (soprattutto in merito alla vicenda doping di Sinner), le critiche sono tantissime.
Il rischio per Sinner
Nel corso degli ultimi due giorni si è parlato moltissimo di come potrebbe cambiare la classifica ATP per Jannik Sinner dopo la sua decisione di non giocare a Toronto. Il numero 1 nella classifica ATP è davvero a rischio per la prima volta da tantissimo tempo. Ma almeno formalmente c’è anche un altro rischio per il tennista italiano. I Masters sono tornei considerati obbligatori da parte dell’ATP per i top30, questo vuol dire che i giocatori possono decidere di non partecipare, senza rischiare sanzioni, solo per alcuni motivi: fisici o di carattere promozionale. Se un giocatore non riesce a esaudire una delle due prerogative, oltre a non ricevere punti in classifica, si rischiano multe salate (fino a 80mila dollari per forfait dell’ultimo minuto), una riduzione dei premi in denaro che vengono dati a fine stagione e addirittura la possibile sospensione da altri eventi futuri.