“Totti venne a parlarmi, ma io gli dissi: ‘Oggi ti faccio perdere lo scudetto e ti faccio piangere’. Finì 2-1, godevo come un matto”: il racconto di Cassano

  • Postato il 12 novembre 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Sono andato via con le mutande, godevo come un matto”. Ancora una volta Antonio Cassano racconta vecchi aneddoti senza filtri nel corso di una puntata di Viva el Futbol, programma streaming con protagonisti lo stesso Cassano, Nicola Ventola e Daniele Adani. Questa volta il tema è la stagione 2009/10, quella del Triplete dell’Inter. Nel corso di quel campionato i nerazzurri vinsero lo scudetto anche grazie alla sconfitta della Roma alla quart’ultima giornata in casa contro la Sampdoria.

Una sconfitta inaspettata arrivata all’Olimpico grazie a una doppietta di Giampaolo Pazzini, che in quella stagione in coppia con Antonio Cassano fece benissimo in Serie A con la maglia blucerchiata. E proprio quella partita è stata il tema dell’ultimo aneddoto di Cassano: “Prima di quella gara il mio amico Vito Scala mi dice che Totti vuole parlarmi – racconta Cassano precisando che il tono di quella conversazione era scherzoso – Vado dal Pupone che comincia a dirmi che stavamo facendo una grande stagione, mi chiede della famiglia e cose così. Gli dico: ‘arriva al dunque, che vuoi dirmi? Dai, non rompermi il ca**o'”, racconta Cassano.

Qui arriva il momento clou della discussione: “E lui mi fa: ‘ah… sai… oggi se eventualmente noi vincessimo la partita, calcola tranquillo che poi le altre tre le vincete. Andate in Champions’. A quel punto gli ho detto che avevo capito e gli ho risposto ‘Oggi io ti dico che vincerò le ultime quattro partite. Oggi io ti faccio perdere lo scudetto e ti faccio piangere, soprattutto faccio piangere la gente che quando io sono andato via di qua mi ha insultato come un cane’. La partita è andata come io volevo. Finita 2-1“, spiega l’ex attaccante di Inter, Roma e Milan tra le tante.

Poi con la classica schiettezza che lo contraddistingue, Cassano conclude: “Sì, quella di Francesco era una battuta, me lo fece passare come quello che dice: dai tanto vincete le ultime tre. Io dico no, non hai capito, mi servono. Vado in Champions e vinco le ultime quattro, ma anche se non dovesse servirmi, vinco lo stesso perché oggi vi farò piangere e così è successo. Sono andato via con le mutande, godevo come un matto“. L’Inter vinse lo scudetto e il Triplete, la Sampdoria arrivò quarta e raggiunse l’obiettivo Champions. La perfetta vendetta di Cassano, con buona pace dell’amico Totti.

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Il Fatto Quotidiano

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