Tour, capolavoro dell’australiano Kaden Groves a Pontarlier, domani a Parigi la festa di Pogacar
- Postato il 26 luglio 2025
- Sport
- Di Blitz
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L’australiano Kaden Groves, 26 anni, velocista del team Alphecine, ha vinto in solitaria la penultima tappa del Tour de France.
Primo al traguardo di Pontarlier dopo una fuga di una ventina di chilometri. Ha lasciato i compagni di fuga con astuzia e sapienza tattica ed è volato al traguardo, facilitato anche dalla caduta dei compagni di fuga Romeo e Gregoire.
Si è salvato Velasco ma è rimasto penalizzato dall’incidente e così non è potuto restare al comando ed è arrivato quarto. Sempre in giallo Pogacar; domani a Parigi grande festa per Tadej, dominatore del Tour de France; ufficiale la maglia verde a Jonhatan Milan.
GIORNATA PER ATTACCANTI

Tappa n.20, penultima frazione del Tour 2025, da Nantua a Pontarlier di 184,2 km con 4 GPM (due di quarta categoria, uno di terza,ed uno di seconda) ed un dislivello di 2.900 metri. Percorso accidentato, complicato dalle fatiche accumulate nelle due precedenti tappe alpine. Sulla carta e nelle intenzioni degli organizzatori un tracciato adatto per le fughe. E così è stato. Infatti la fuga di giornata (13 uomini) è maturata pressoché subito. Nel drappello un solo italiano, Simone Velasco, che poi fa vinto lo Sprint intermedio (Chaux di Dombief) posto al km 72 dopo i primi due Gpm. Traguardo praticamente (quasi) a metà corsa.
PENULTIMA TAPPA
Partenza alle 12.16, subito vari tentativi di fuga. Prima dell’abbordabile GPM del Col dela Croix de la Serra (1.049 metri) si forma un drappello di 13 corridori con le migliori intenzioni. La fuga prende consistenza, il gruppo la tiene sotto il controllo. Allunga il francese Jordan Jeegat, resta solo al comando; poi lo raggiunge l’australiano Harry Sweeny e lo pianta. Harry si mette in mostra con un buon passo. A 50 km dal traguardo la situazione e’ immutata. L’australiano regge, dodici lo inseguono. Sweeny insiste anche nella pioggia. E’ sempre in testa a 30 km dall’arrivo, lo braccano in cinque., fra cui Trentin e Velasco limando lo svantaggio nel diluvio. Lo mettono nel mirino e lo agganciano a 26 km dal traguardo, sulla salita dell’ultimo GPM.
FINALE FUNESTATO DA UNA BRUTTA CADUTA
Ultimi 20 km. Brutta caduta di Romeo e Gregoire. Restano al comando Groves, Van den Boek, Steward. Allunga con astuzia l’australiano Kaden Groves, lascia i compagni di fuga, e se ne va accompagnato dalla ammiraglia Alpecin. Dietro i giochi tattici imbrigliano gli inseguitori. A 10 km Groves ha un vantaggio di 54”. Ci crede. Vola sull’asfalto bagnato ma senza correre rischi. E vince in solitaria a braccia alzate e poi si abbandona ad un pianto liberatorio. Secondo a 54” Van den Boek, terzo Eenkhoorn, quarto l’ottimo Velasco. Il gruppo maglia gialla arriva con un ritardo di 7’11.
TOUR, ORDINE DI ARRIVO
1. Groves in 4h.06’09 2. Van den Broek (+54”), 3. Eenkhoorl (+53”), 4. Velasco (+1’04”), 5. Gregoire (+1’04”), 6. Steward (+1’04”), 7. Jegat +1’04”), 8. Wellens (+1’04”), 9. Jorgenson (+1’04”), 10. Sweeny (+1’04”).
CLASSIFICA GENERALE DEL TOUR
1. Pogacar, 2 Vingegaard (+4.24), 3. Lipowitz (+11.03), 4. Onley (+12.12), 5. Gall (+17.12), 6. Johannessen (+20.08), 7. Vauquelin (+22.29), 8. Roglic (+25.30), 9. Healy (+27.59), 10. Jegat (+32.27).
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