Tour de France, 19a Tappa: Arensman, ancora tu! Bis davanti a Vingegaard che regola Pogacar. Milan blinda la verde
- Postato il 25 luglio 2025
- Di Virgilio.it
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A parole era un Tour ancora aperto, ma si sapeva che le parole tradivano una chiara ammissione di resa. Quella che sulla strada bagnata che ha portato la carovana gialla a La Plagne ha semplicemente certificato il quarto trionfo di Tadej Pogacar nella corsa più iconica e importante al mondo, perché ormai di montagne per provare a ribaltare il Tour non ce ne sono più e a meno di clamorose defezioni nelle prossime 48 ore il dado è bello che tratto. Nulla di cui stupirsi eccessivamente: la pioggia ha persino aiutato Pogacar, che quando è saltato in passato l’ha fatto nella calura dell’estate francese. Mentre sulle Alpi quest’anno solo pioggia e freddo per tutti.
- Arensman coglie l'attimo. Lipowitz, che bravo: è sul podio
- Milan "blinda" la maglia verde: è praticamente fatta...
Arensman coglie l’attimo. Lipowitz, che bravo: è sul podio
L’ultima tappa alpina ha premiato una volta di più il coraggio di Thymen Arensman, che ha sfruttato l’ennesimo “balletto” tra i due pesci grossi della generale per involarsi verso il traguardo e riuscire a trovare un modo per evitare di essere risucchiato negli ultimi metri della tappa dal forcing di Florian Lipowitz, impegnato a staccare Oscar Onley nella volata per il terzo posto finale.
Volata che ha premiato il 24enne tedesco dalla Red Bull Bora Hansgrohe, che aveva mandato in avanscoperta Roglic (poi rimbalzato e giunto a 12′: è scivolato in ottava posizione nella generale) per cercare poi di aiutare il giovane delfino sulle rampe che hanno portato a Courchevel. In realtà non ce n’è stato neppure bisogno: Lipowitz ha fatto tutto (e bene) da solo, prendendosi il lusso di arrivare “scortato” dai primi due della classifica generale, che l’hanno staccato soltanto negli ultimi 100 metri quando Vingegaard ha lanciato la volata per la seconda piazza.
S’è preso una piccola soddisfazione, il danese: è la prima volta in tutta la grand boucle nella quale è riuscito a mettere il naso davanti a Pogacar, recuperando due secondi grazie agli abbuoni. Ha dimostrato di aver chiuso alla pari con lo sloveno, e seppur platonica è comunque una “vittoria” di cui fare sfoggio, visti i tempi.
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Detto del podio, giusto incensare anche l’ennesima giornata perfetta di Jonathan Milan, che ha praticamente conquistato la maglia verde della classifica a punti. Questo perché nel traguardo volante di inizio frazione, proprio come accaduto ieri, il friulano ha messo nella faretra altri 20 punti, portando a 95 punti il vantaggio sul rivale più prossimo, il solito Pogacar. Che chiudendo terzo all’arrivo ha conquistato anche meno punti rispetto a 24 ore prima, di fatto ormai abbandonando il proposito di centrare il filotto di maglie (quella a pois è sulle sue spalle, sebbene Vingegaard si sia avvicinato proprio grazie allo sprint sull’arrivo e sebbene domani ci siano 4 GPM, ma tutti di categorie inferiori).
Domani la tappa sarà per lo più ondulata, adattissima alle fughe, e per la generale non si prevede alcuno scossone. Domenica poi la chiusura sugli Champs-Elysées, con la salita di Montmartre che potrebbe però rendere il finale un po’ più imprevedibile rispetto alla volata.