TPL Linea, un 2025 di novità: bigliettazione elettronica, più scuolabus e nuovi depositi

  • Postato il 6 luglio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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bus tpl linea

Savona. Un bilancio in utile per il secondo anno consecutivo, investimenti su mezzi e personale, fiducia crescente tra i soci, ma soprattutto tante novità all’orizzonte, a iniziare dall’imminente via alla bigliettazione elettronica. Il 2025 di Tpl Linea, l’azienda del trasporto pubblico savonese, parla di innovazione, sostenibilità e prossimità ai territori, grazie anche a un esercizio 2024 archiviato con un risultato positivo (pari a 185 mila euro).

Il dato più significativo però, spiega il presidente Vincenzo Franceri, non è tanto l’utile in sé: “Quello che conta è l’equilibrio finanziario, cioè la capacità dell’azienda di far fronte quotidianamente ai costi, di essere puntuale nei pagamenti e di operare con serenità e visione. Questo risultato è merito della forza del personale di TPL e dell’organizzazione della direzione, ed è ciò che ci consente di alzare lo sguardo e progettare il futuro”.

La lotta all’evasione: “Un progetto centrale. Intransigenti? No, episodi isolati”

Nel dettaglio, il bilancio 2024 evidenzia una crescita dei ricavi tariffari: un segnale importante che, secondo Franceri, è frutto sia di un aumento nell’utilizzo degli autobus sia, soprattutto, dell’impegno costante sul fronte del contrasto all’evasione. “È stato un progetto centrale, che ha prodotto più entrate, ma anche un maggiore rispetto tra utenti, e una cultura del rispetto delle regole. È un lavoro quotidiano, non straordinario, ma continuo”.

Un’azione che ha generato anche qualche polemica nei mesi scorsi, con un paio di episodi controversi (come la ragazza affetta da sindrome di Down multata per aver usato il biglietto del colore sbagliato) che hanno portato ad accuse di eccessiva intransigenza. “Tpl trasporta milioni di passeggeri all’anno – commenta Franceri – Se c’è stato qualche episodio isolato, abbiamo affrontato tutto con responsabilità, distinguendo i casi aziendali da quelli legati al comportamento individuale. I numeri devono quadrare, certo, ma nel rispetto delle regole e senza intransigenza”.

La transizione all’elettrico: “I nuovi mezzi hanno performance paragonabili al gasolio”

Con gli investimenti del 2024 e le assunzioni annunciate il mese scorso, Tpl Linea è arrivata a contare più di 400 dipendenti (di cui oltre 320 sono autisti, il resto del personale è impegnato nelle officine, nel coordinamento dell’esercizio, nei controlli e nella programmazione del servizio) e una flotta circolante composta da circa 210 autobus, con una parte ancora alimentata a gasolio, ma con una progressiva e già avviata transizione verso motorizzazioni alternative.

“Il nostro piano industriale punta alla sostituzione graduale del gasolio con mezzi elettrici o alimentati a GNL” spiega il direttore Giampaolo Rossi. Una scelta che ovviamente ha un costo, dato che ad oggi un mezzo elettrico da 12 metri costa circa il doppio di un equivalente a gasolio: “E’ vero, l’elettrico ha ancora costi superiori – conferma Rossi – ma le ultime macchine che stiamo acquistando hanno performance chilometriche molto vicine a quelle del gasolio, e impatto ambientale nullo. Inoltre, puntiamo a ricariche alimentate da fonti ecosostenibili”.

Bigliettazione elettronica e Tourist Card

Uno dei fronti su cui l’azienda è pronta al salto di qualità è quello della bigliettazione elettronica regionale (BER) che Rossi definisce una vera e propria “rivoluzione organizzativa”. Già oltre 50 mezzi sono dotati di obliteratrici elettroniche e del sistema AVM (Automatic Vehicle Monitoring), in grado di comunicare in tempo reale con la centrale operativa: una sorta di “scatola nera” che interagisce con la centrale operativa per monitorare in tempo reale (secondo per secondo) cosa sta succedendo sul bus, inclusi salita/discesa passeggeri, obliterazioni e non obliterazioni, con telecamere performanti.

“Siamo pronti per lo switch totale: niente convivenza tra vecchie e nuove tecnologie” spiega il direttore. Tradotto, non ci sarà una fase in cui la nuova BER affiancherà i tradizionali biglietti cartacei colorati: “Passeremo direttamente ai sistemi contactless, ai pagamenti con carta direttamente a bordo del bus, ai sistemi chip-on-paper e agli abbonamenti digitali. Il tutto sarà attivo prima dell’inizio del servizio invernale. È una sfida tecnologica ma anche culturale”.

E proprio questa innovazione, secondo Rossi, potrebbe contribuire a risolvere l’annosa diatriba legata al controllo dei biglietti da parte degli autisti (richiesta dall’azienda ma mai entrata in vigore a causa dell’opposizione dei sindacati). “Secondo me la bigliettazione elettronica sarà una soluzione, non un problema. Poi chiaramente una croce è fatta da due pezzi di legno: noi possiamo metterne solo uno, ci aspettiamo che il sindacato metta l’altro”.

L’integrazione con l’app “La Mia Liguria” rappresenta un altro passo verso la modernizzazione. La nuova Tourist Card digitale consente ai turisti di utilizzare per sette giorni la rete TPL semplicemente scaricando l’app della Regione sullo smartphone. “Siamo i primi in Liguria a sperimentare questo strumento, ed è un modo concreto per facilitare la mobilità sostenibile per i visitatori, integrandoci con l’ecosistema digitale regionale”, afferma Rossi.

Scuolabus, nuovi depositi e dialogo coi territori

Ma il cuore del trasporto pubblico rimane la prossimità ai cittadini, e in particolare ai soci: i 69 Comuni della provincia che compongono la compagine sociale dell’azienda. “Per me la soddisfazione più grande in questi due anni è stata vedere crescere la fiducia nei nostri confronti – racconta Franceri – Sempre più Comuni ci contattano direttamente per potenziare i servizi”.

Un esempio su tutti è il boom del servizio scuolabus, già aumentato nel 2024 e destinato a crescere ancora nel 2025 e 2026. “Abbiamo investito su 5 mezzi nuovi – aggiunge il presidente – e altrettanti ne arriveranno nel 2025. Abbiamo attivato contratti pluriennali, migliorando la qualità del servizio, e molti altri comuni ci stanno contattando per servizi scuolabus ma anche per altre necessità, dimostrando attenzione verso TPL come soluzione ai problemi”.

Per sostenere questa espansione, TPL Linea è alla ricerca di nuove aree in provincia da adibire a deposito: “Abbiamo già tre grandi depositi a Savona, Cairo e Cisano, più parcheggi lungo la costa, ad esempio a Finale. Ma servono spazi per nuovi mezzi, per le ricariche elettriche e per le esigenze della flotta in crescita. Abbiamo già fatto più di un sopralluogo per individuare un’area che possa permettere la creazione non di un semplice parcheggio, ma quasi di un quarto deposito. L’equilibrio di bilancio ci permette ora di pensare anche in termini di infrastrutture strategiche”.

Infine, l’obiettivo condiviso da presidente e direttore è quello di migliorare la qualità del servizio in tutte le sue dimensioni. Frequenze, puntualità, servizi notturni, trasporto a chiamata sono tutte voci all’ordine del giorno: “Ogni Comune ha le sue esigenze, e noi cerchiamo di rispondere con soluzioni su misura”, spiega Franceri.

Qualche mese fa aveva fatto discutere l‘ipotesi di avere bus a chiamata a Savona dopo le 21: uno scenario che poi non si è più concretizzato nel capoluogo, ma che è già realtà altrove. “Il servizio a chiamata è già attivo in alcune zone della provincia – conferma Rossi – Il cliente chiama, e in pochi minuti arriva un pulmino a prenderlo. Il monitoraggio satellitare e i dati in tempo reale ci aiuteranno sempre più a ottimizzare le corse e aumentare il gradimento. E i dati di customer satisfaction già oggi ci dicono che siamo sulla strada giusta”.

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Il Vostro Giornale

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