Tra Psg e Francia è guerra dopo l'infortunio a Dembelè. Lettera di fuoco e la replica di Deschamps
- Postato il 7 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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L’infortunio alla coscia di Ousmane Dembélé contro l’Ucraina avrebbe potuto, secondo il PSG , essere evitato. Il 4 settembre, il club ha inviato una lettera alla Federcalcio francese, mettendo in guardia sulle condizioni fisiche dell’attaccante. Aveva giocato per 40 minuti prima di infortunarsi e non essere più idoneo a giocare. Oggi i campioni d’Europa hanno emesso un comunicato per lamentarsi dell’incidente, che considerano “grave e prevenibile”.
La lettera del Psg
Nella lettera inviata dal PSG alla FFF il 4 settembre, il club parigino ha espresso la sua preoccupazione per le condizioni fisiche dei suoi giocatori. ” Dobbiamo esprimere la nostra profonda preoccupazione e insoddisfazione per la salvaguardia della salute dei nostri giocatori internazionali durante le partite delle loro nazionali”, un avvertimento che, tuttavia, è stato ignorato da Deschamps, che ha deciso di far entrare Dembélé contro l’Ucraina.
Lo staff medico della nazionale francese ha ignorato la lettera inviata dal Paris Saint-Germain , in cui si ricordavano i recenti infortuni subiti dai suoi giocatori durante i ritiri con la nazionale francese. Ad esempio, hanno ricordato che, dopo la finale di Champions League, Ousmane Dembélé si è infortunato in semifinale di Nations League e ha successivamente saltato l’inizio della Coppa del Mondo per Club . Lo stesso vale per Bradley Barcola, che ha terminato il torneo con un fastidio muscolare, cinque giorni dopo essere stato incoronato campione europeo.
La richiesta del club parigino
L’avviso, si conclude con la richiesta del PSG che vuole “L’immediata attuazione di un protocollo di comunicazione medica formalizzato, che garantisca scambi sistematici, documentati e reciproci tra i team medici del club e della nazionale”. Dembelè sarà fuori per sei settimane, un danno enorme per Luis Enrique.
La risposta di Deschamps
Il ct francese Didier Deschamps è tornato stamattina sulla vicenda spiegando a TF1 Téléfoot . “Abbiamo sempre avuto questo rapporto con tutti i club. Siamo consapevoli della situazione dei giocatori quando riceviamo informazioni, ci sono alcuni club che le forniscono più o meno. Abbiamo fatto le cose con grande serietà e professionalità. Lo capisco, al loro posto avrei la stessa sensazione”.
“Non sono qui per correre rischi. Dal momento in cui uno è in campo, il rischio zero non esiste. Facciamo un esempio: ho Rayan Cherki e William Saliba che sono infortunati, non li faccio entrare. Il protocollo prevede che debbano venire a farsi registrare l’infortunio lunedì mattina, non ha senso. Lo abbiamo fatto con grande serietà e applicazione, abbiamo chiesto come si sentiva il giocatore prima di ogni seduta. La sensazione è molto importante.”
“Un esempio: Désiré Doué (anche lui infortunato contro l’Ucraina ed out per tre o quattro settimane) mi ha chiesto di lasciare il campo. La voglia di giocare a volte prevale su molte altre cose. Se dopo 20 minuti mi dice che c’è qualcosa che non va, lo cambio.”