“Tradisci lo champagne e bevi il Prosecco”: la campagna delle sorelle Delevingne scatena l’ira dei produttori di bollicine francesi
- Postato il 4 novembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“Tradisci lo champagne e bevi il Prosecco” e, come in una canzone di Paolo Conte, i francesi si incazzano. Protagoniste del sacrilegio enologico e comunicativo sono le tre sorelle Delevigne. Cara (la più celebre in Italia, per essere stata attrice in kolossal anglosassoni ndr) e le modelle Chloe e Poppy possiedono dal 2020 l’azienda vinicola Della Vite sulle colline di Valdobbiadene (Treviso). I loro vini hanno alcune particolarità eccellenti a partire dal fatto che producono vino naturale pure con la certificazione vegana. La loro glera infatti diventa il classico prosecco utilizzando solo lieviti naturali prodotti dalle uve stesse fermentate per trenta giorni. La filtrazione, poi, avviene attraverso un sistema in ceramica, quindi senza l’utilizzo di agenti drenanti chimici di origine animale.
La Della Vite produce tre tipologie di prosecco (Treviso, Superiore e Rosé) e di recente ha messo sul mercato anche una versione di bolla analcolica, derivante da uve Grenache impiantate sul territorio. L’ultima loro campagna pubblicitaria però ha superato il sacro limite della sopportazione dei cuginetti d’oltralpe, ai quali puoi toccare pensioni, welfare, persino la squadra di calcio ma non lo champagne. Cara, Chloe e Poppy – la prima ha oltre 43 milioni di follower su Instagram – hanno semplicemente ammiccato all’idea di assaggiare la loro bollicina che, assieme a tante bottiglie spesso di glera al naturale, non ha nulla da invidiare al sempiterno champagne, puro costrutto critico di un ambiente enologico incapace di rinnovarsi.
Quel “tradisci” però non è andato giù ai francesi. Il Comité Champagne, una specie di falange vitivinicola che comprende 16mila vigneron e 350 maison di Champagne, ha addirittura minacciato una diffida, esortando le Delavigne a togliere di torno quella campagna pubblicitaria e di non fare mai più riferimento allo champagne per vendere il prosecco. Le tre sorelle non si sono però fatte intimidire e hanno pubblicato online la lettera (con opportuni omissis ndr) del comitato della sciccosa bolla e ironicamente hanno commentato: “Ecco la lettera d’amore dei nostri amici dello Champagne. Come disse Oscar Wilde, “l’unica cosa peggiore che far parlare di sé e non far parlare di sé!” Salute!”. Ci uniamo umilmente al brindisi con un’ottima glera naturale rintracciabile a costi non proibitivi anche online.
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