Traffico a Milano, la proposta del consigliere comunale: far pagare a tutti l’accesso ad Area B e Area C
- Postato il 2 settembre 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Far pagare a tutti l’accesso all’Area B e all’Area C. La proposta per ridurre il traffico a Milano arriva dal consigliere comunale della maggioranza di centrosinistra (gruppo misto) Enrico Fedrighini. L’esempio che porta parlando con MilanoToday è Londra, dove nell’area di maggiore congestione stradale dal 1° gennaio 2026 i conducenti di ogni veicolo, compresi quelli elettrici, dovranno pagare un pedaggio.
Dietro la proposta c’è l’analisi dei dati sulla situazione sulle strade del capoluogo lombardo. L’indice di congestione è in aumento. La velocità media dei mezzi pubblici milanesi è troppo bassa. Parliamo di 9 km/h rispetto ai 19,5 km/h di Berlino e ai 17,7 km/h di Londra, come rivela un rapporto indipendente del 2024. E i valori del particolato atmosferico (PM10) superano per 67 giorni all’anno i limiti posti dall’Unione europea. “Milano è all’avanguardia per la disponibilità di strumenti di governo della mobilità in grado di consentire un’efficace riduzione del traffico privato”, spiega Fedrighini in riferimento ad Area B e Area C, ma “le loro attuali modalità di utilizzo presentano risultati negativi” per l’aumento del traffico, la concentrazione di polveri sottili e la scarsa rapidità del trasporto pubblico.
Le proposte del consigliere per ridurre l’uso di mezzi privati e l’inquinamento sono varie. Dall’attivazione nelle due aree di traffico mezz’ora prima delle telecamere, alle 7, all’aumento della tariffa d’ingresso ad Area C ad almeno 10 euro. Secondo Fedrighini, l’incremento dovrebbe valere per tutti i veicoli, tranne quelli di servizio, e la sosta gratuita andrebbe eliminata, anche per mezzi ibridi ed elettrici. Il consigliere ipotizza inoltre di attivare una tariffa d’accesso in Area B, con esenzione per i veicoli in car-pooling, dove viaggiano più di due persone. E le risorse aggiuntive recuperate dal Comune? La ricetta di Fedrighini prevede che vengano direttamente investite nel trasporto pubblico e in quello sostenibile.
“Queste proposte – dice Fedrighini – non esauriscono il quadro delle misure utili e applicabili su vari fronti, anche nel breve periodo, ma preferisco concentrarmi su quelle misure in grado, a mio avviso, di rispondere alla prioritaria esigenza per Milano: liberare spazio urbano dalle auto, ridurre l’indice di congestione, generare risorse e spazi da destinare al trasporto pubblico di superficie e la mobilità sostenibile in ambito urbano, utilizzando gli strumenti di cui Milano dispone per operare da subito in tal senso: Area C e Area B”.
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