Tragedia sul lavoro a Napoli, morti tre operai
- Postato il 25 luglio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Tragedia sul lavoro a Napoli, morti tre operai
Tre operai sono morti a Napoli in seguito al ribaltamento del montacarichi sul quale si trovavano per effettuare dei lavori di ristrutturazione ad un immobile.
NAPOLI – Tre nuove morti bianche, tre persone che sono decedute mentre svolgevano la loro attività lavorativa. La procura ha aperto una indagine sulla tragedia che questa mattina ha colpito la città di Napoli: la morte di Ciro Pierro, 62 anni di Calvizzano, Luigi Romano, 67 anni di Arzano, e Vincenzo Del Grosso, 56 anni di Napoli. I tre stavano lavorando alla ristrutturazione di un palazzo in via San Giacomo dei Capri. L’incidente si è verificato alle 9.40. I tre operai sono caduti da un’altezza di circa venti metri.
In particolare, i tre operai si trovavano su un montacarichi con cestello della ditta per cui lavoravano ed erano impegnati nel rifacimento del tetto di uno stabile di sei piani, al quartiere Vomero. Il montacarichi ad un certo punto si è ribaltato, secondi i primi accertamenti per un cedimento strutturale e i tre sono precipitati nel vuoto.
Operai morti a Napoli, il cardinale Battaglia: «Basta morti sul lavoro, è inaccettabile»
«Questo terribile evento non deve essere solo motivo di dolore, ma anche di indignazione e di coraggio per dire ‘basta’! Perché è inaccettabile morire non ‘sul’ lavoro, ma ‘di’ lavoro. È inaccettabile uscire di casa al mattino per guadagnarsi il pane e non fare ritorno. Il lavoro non può diventare una condanna, un pericolo, un rischio mortale. E che nessuno le chiami più morti bianche, perché sporcano le nostre coscienze».
Così il cardinale di Napoli, monsignor Domenico Battaglia. «Questa mattina la nostra città è scossa dalla tragica morte di tre operai, vittime di un incidente sul lavoro. A nome mio personale e dell’intera Chiesa di Napoli, esprimo il più profondo cordoglio alle famiglie delle vittime, cordoglio che si fa preghiera e vicinanza», scrive don Mimmo Battaglia.
«Non c’è più tempo da perdere! Occorre lavorare insieme per costruire una giustizia sociale che sia anzitutto rispetto delle regole, tutela concreta della sicurezza, prevenzione reale dei rischi – sottolinea – Serve una rete di corresponsabilità tra istituzioni, imprese, forze sociali, affinché ogni ambiente di lavoro sia davvero luogo di dignità, tutela e vita affinché nessuna madre, nessun figlio, nessun amico debba più ricevere una telefonata che annuncia la morte di un suo caro per la mancata sicurezza sul lavoro. Che il Signore accolga nel suo abbraccio di luce i nostri fratelli vittime di questo tragico incidente, e doni forza e consolazione ai loro cari, e a noi la forza per lottare per un futuro diverso».
Il sindaco Manfredi: «Siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario e doveroso»
«È un giorno di dolore. Tre operai hanno perso la vita nel crollo di un cestello in una palazzina privata al Vomero. Voglio esprimere profonda vicinanza mia, dell’Amministrazione comunale e di tutta Napoli alle famiglie colpite da questa ennesima strage silenziosa». Lo scrive sui social il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. «Non possiamo e non dobbiamo rassegnarci. Al mondo dell’impresa, a tutte le istituzioni e alle organizzazioni sindacali ribadisco l’impegno concreto per fermare le morti sul lavoro. Servono più sicurezza, più controlli e più formazione – sottolinea – Siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario e doveroso».
Filca-Cisl: «Come sempre ci costituiremo parte civile»
«La terribile tragedia di questa mattina avvenuta nel quartiere Vomero di Napoli ci lascia sgomenti e attoniti. Ci sono tre famiglie che non vedranno più tornare a casa i propri cari, morti mentre erano al lavoro in un cantiere. È un dolore grandissimo, tutta la Filca è vicina ai familiari delle tre vittime e ai loro colleghi». Lo sostengono Ottavio De Luca, segretario generale aggiunto della Filca-Cisl nazionale, e Massimo Sannino, segretario generale della Filca-Cisl Campania. «La Filca, come avvenuto anche per altri incidenti mortali sul lavoro, si costituirà parte civile e assicura sin da ora il completo supporto alle famiglie degli edili deceduti», annunciano.
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