Trapani è una polveriera: i tifosi contro il patron Antonini mentre il club rischia l'esclusione. Repesa ultimo garante?
- Postato il 25 novembre 2025
- Di Virgilio.it
- 3 Visualizzazioni
Dire che una polveriera è poco: Trapani è una città che vive di sport, e quando lo sport è messo in pericolo finisce che tutti decidano di alzare la voce. Capita così che dopo l’ennesima penalizzazione rifilata alla Trapani Shark il vaso, già colmo precedentemente, sia ormai sul punto di traboccare. Con i tifosi inferociti con la proprietà, la proprietà inferocita con il Consiglio Federale e i giocatori che non sanno se restare o se andare, nonostante un cammino che sin qui avrebbe condotto i granata in vetta alla classifica (8 vittorie e una sola sconfitta).
- Altro punto di penalizzazione e la spada di Damocle della Procura
- La difesa del club: "Pagamenti effettuati in ravvedimento operoso"
- Repesa ammette: "Dura lavorare in questo clima, ma non mollo"
- La "società" che avrebbe truffato anche il Brescia di Cellino
Altro punto di penalizzazione e la spada di Damocle della Procura
L’ulteriore penalizzazione di un punto, che si somma ai 4 già comminati addirittura prima ancora di cominciare la nuova stagione, ha finito per rinfocolare polemiche che andavano già avanti da mesi. Trapani è stata penalizzata la scorsa primavera (con sentenza di appello che ha confermato la condanna lo scorso luglio) per mancati versamenti INPS e Irpef relativi alla passata stagione.
La penalizzazione ratificata ieri dal Consiglio Federale ha riguardato invece il mancato pagamento della quarta rata (che scadeva ad agosto 2025) del piano concordato con l’Agenzia delle Entrate per rientrare dei precedenti ammanchi. Una somma peraltro non così elevata nella sostanza (121mila euro), ma che ha prodotto l’ennesimo terremoto e che in realtà potrebbe anche nascondere un’altra insidia ben più pesante, tale da portare addirittura all’esclusione della Shark dal campionato.
Questo perché il Consiglio Federale ha trasmesso gli atti alla Procura Federale, aprendo un’inchiesta su una dichiarazione ritenuta non veritiera che la società avrebbe presentato per affermare di essere in regola con l’iscrizione alla stagione 2025-26.
La difesa del club: “Pagamenti effettuati in ravvedimento operoso”
Valerio Antonini, patron della Shark, da tempo è in rotta con la tifoseria granata, oltre che con il Comune, reo di non aver agevolato il piano di rinnovo per la convenzione del PalaShark. Nel comunicato emesso dal club dopo la decisione presa dal Consiglio Federale si legge peraltro che proprio “a causa della revoca della concessione del palazzetto locale da parte del Comune si è venuto a generare un ammanco di un milione di euro di sponsorizzazioni, tale da portare le casse societarie a dover soffrire in modo considerevole. È questa la ragione della crisi”, ha puntualizzato il club.
“Questa decisione colpisce la società in modo incomprensibile, dal momento che i pagamenti sono stati effettuati tramite ravvedimento operoso, come testimonia la documentazione inviata”. Ma la tifoseria oggi fatica a credere alle parole di Antonini, invocando “risposte” con continuano a non arrivare. E in un documento fatto girare sui social, oltre che affisso in diversi punti della città, è stato chiesto un incontro pubblico con la proprietà per fare chiarezza una volta per tutte, denunciando il “silenzio assordante” delle ultime settimane.
Repesa ammette: “Dura lavorare in questo clima, ma non mollo”
Il problema è che negli ultimi giorni a Trapani si sono rincorse voci di possibili smobilitazioni, soprattutto legate al futuro di alcune pedine chiave del roster di Repesa. Che dopo la vittoria su Reggio Emilia non ha faticato ad ammettere che “in questo momento è dura concentrarsi soltanto sugli aspetti sportivi. Quello è il mio lavoro e quello è ciò che cerco di fare, ma capite voi che ogni giorno si sentono voci che parlano di gente che vuole andarsene e mille altre cose che non aiutano. Come se ne esce da tutti questi rumors? Provando a unire le forze, tutti insieme”.
Repesa si sarebbe posto da garante all’interno dello spogliatoio, chiedendo ai suoi giocatori di tenere duro almeno fino alla fine del girone d’andata. “Non vogliamo assistere inermi al declino di un progetto ambizioso”, hanno scritto i tifosi, saltando la figura umana e professionale di Repesa, ad oggi unico baluardo delle promesse fatte dalla proprietà nei mesi scorsi. “Da settimane circolano voci di smobilitazione, cessioni imminente, fughe annunciate. Non è questa la Trapani Shark che ci è stata promessa”.
La “società” che avrebbe truffato anche il Brescia di Cellino
Antonini intanto va per la sua strada. Dopo gli 8 punti di penalizzazione alla Trapani del calcio, i 5 della Shark gettano ulteriori ombre sulla sua gestione. Il patron continua a difendersi, dicendo di voler andare dritto fino al Tar e di essere vittima della società che avrebbe truffato anche il Brescia di Cellino (fallito ed escluso dalla C), generando un effetto collaterale fatto di gravi danni d’immagine e pesanti penalizzazioni ricadute sui club sportivi.
Per la giustizia sportiva, le responsabilità nella scelta dei canali per procedere con la compensazione dei tributi ricadono comunque in capo al club. Che se avesse prodotto anche documentazione falsa rischierebbe seriamente l’esclusione dal torneo.