Trasporto liquidi in cabina: l’Europa senza regole chiare tra sanzioni e trend social
- Postato il 4 agosto 2025
- Di Panorama
- 3 Visualizzazioni


Doveva essere una rivoluzione comoda, un passo avanti nella guerra contro il limite dei 100 ml imposto ai liquidi nel bagaglio a mano. Invece, la novità varata il 25 luglio dalla Conferenza europea dell’aviazione civile sta diventando un incubo estivo tra multe a tre cifre, controlli a sorpresa e un trend social che rischia di far perdere più voli di quanti ne salvi.
Una regola europea che non è uguale per tutti
Sulla carta è tutto semplice: negli aeroporti dotati di scanner di ultima generazione, capaci di individuare in pochi secondi la presenza di materiali pericolosi, i passeggeri possono portare nel bagaglio a mano fino a due litri di liquidi, superando il vecchio limite di 100 ml.
Peccato che la realtà somigli più a una roulette che a un regolamento univoco.
Gli scali attrezzati sono molti: Milano Malpensa e Linate, Roma Fiumicino, Bologna, Torino, Dublino, Belfast, Edimburgo, Parigi Charles de Gaulle e Orly, Londra Heathrow, Gatwick e Southend, Birmingham, Madrid, Palma di Maiorca, Düsseldorf, Colonia, Amburgo, Berlino, Francoforte, Stoccarda, Monaco di Baviera, Praga, Bratislava, Sarajevo, Malta.
Ma la tecnologia non basta: alcuni aeroporti scelgono di mantenere il divieto dei 100 ml, creando il caos tra partenze e transiti. Risultato? Decine di passeggeri scoprono solo al varco di sicurezza che la bottiglia di vino acquistata in vacanza o il profumo appena regalato non possono salire in cabina.
I costi nascosti di una regola a metà
Ed è qui che scatta il conto salato. Se il liquido non passa, resta solo l’opzione del bagaglio da stiva acquistato al momento, con prezzi che non hanno nulla di “light”. Ecco alcuni esempi:
- Ryanair: da 35,99 a 75 euro a volo
- Vueling: tra 40 e 75 euro
- WizzAir: 70 euro
- EasyJet: 65 euro
- Ita Airways: da 60 euro (voli nazionali) a 70 euro (europei), fino a 130 euro su tratte intercontinentali come Giappone, Stati Uniti, Brasile, Thailandia.
Numeri che trasformano il souvenir più innocente in una stangata last minute. Le associazioni dei consumatori parlano apertamente di “giungla normativa” e chiedono a gran voce che Enac pubblichi una lista ufficiale e aggiornata degli scali che consentono i nuovi limiti, per evitare di trasformare i viaggiatori in vittime inconsapevoli di regole ballerine.
Il trend TikTok del congelamento: scorciatoia o autogol?
Mentre il caos esplode negli aeroporti, su TikTok e Instagram va in scena il tutorial dell’estate: congelare acqua, succhi e persino cocktail per aggirare il divieto, contando sul fatto che “un solido non è un liquido”. Video da milioni di visualizzazioni promettono il trucco definitivo per portarsi a bordo la borraccia preferita o il vino della nonna.
Peccato che le regole parlino chiaro: anche ghiacciati, i liquidi non sono esenti dai controlli, e chi ci prova rischia sequestro immediato, multe salate e ritardi ai varchi che possono tradursi in voli persi. Insomma, più che una scorciatoia, una trovata da social che alimenta l’anarchia del momento, lasciando ai viaggiatori l’ennesima beffa: nessuna certezza, portafogli alleggerito e la sensazione che una regola nata per semplificare abbia solo reso il cielo europeo più complicato che mai.