Trastevere, cuore di Roma: itinerario fra tra arte e vita

Visitare Roma significa spesso lasciarsi incantare da un monumento dopo l’altro, inseguendo l’elenco infinito di meraviglie che la Città Eterna custodisce. Ma per capire davvero l’anima della capitale, c’è un luogo che non sempre compare in questo elenco e che invece già da solo potrebbe valere il viaggio: Trastevere. Situato sulla riva destra del Tevere – da cui il nome “trans Tiberim”, al di là del fiume – questo rione conserva ancora oggi l’atmosfera del borgo antico, con i suoi vicoli acciottolati, le piazzette ombreggiate dagli aranci e dai pergolati di glicine, le botteghe artigiane e le trattorie dal profumo inconfondibile di cucina romana.

Trastevere non è solo un luogo da visitare: è un’esperienza. Passeggiando senza fretta ci si imbatte in capolavori artistici, scorci medievali e rinascimentali, ma si respira anche quell’anima popolare che lo ha reso celebre in tutto il mondo. Andiamo quindi alla scoperta delle sue tappe imperdibili e delle storie, leggende e curiosità che rendono Trastevere un quartiere unico nel suo genere.

Piazza Trilussa e Ponte Sisto

Il punto migliore per iniziare a scoprire Trastevere è Ponte Sisto, un elegante ponte pedonale che collega Campo de’ Fiori a Trastevere. Costruito da papa Sisto IV nel Quattrocento, regala una delle vedute più suggestive del Tevere, soprattutto al tramonto quando la luce dorata si riflette sull’acqua.

Attraversandolo si arriva a Piazza Trilussa, dedicata al grande poeta romano che con i suoi versi in dialetto ha raccontato l’anima più verace della città: qui un tempo si trovava il porto fluviale, fulcro dei commerci, oggi la piazza è animata da artisti di strada e musicisti, in pieno accordo con l’atmosfera bohémien che caratterizza tutto il quartiere.

Da Piazza Trilussa ci si addentra subito nel reticolo di stradine: via della Scala conduce alla piccola chiesa di Santa Maria della Scala, con il suo interno barocco e la sua storia particolare e commovente. Tutto nasce infatti da un’icona della Madonna, appoggiata su una scala fra le case, che nel ‘500 avrebbe guarito una bambina nata muta: da questo miracolo inizia un pellegrinaggio di fedeli nei vicoli di Trastevere, ognuno con la sua richiesta di grazia o intercessione alla “Madonna della Scala”. E’ così che nel 1592 Papa Clemente VIII si convince a far edificare una Chiesa dedicata alla Madonna, a cui è rimasto il nome “della scala”, con annesso convento assegnato ai Frati Carmelitani Scalzi. Al secondo piano della Chiesa, un’altra piccola gemma nascosta: l’Antica Spezieria, nata per uso interno del convento e aperta al pubblico alla fine del secolo successivo. Gestita dai frati e passata alla storia come la più antica farmacia di Roma, la Spezieria era frequentata da nobili e principi e conosciuta, per la vicinanza a San Pietro, come la “farmacia dei Papi”. E’ stata luogo di formazione e ospedale, aperta al pubblico fino al 1954: oggi è visitabile, con i suoi mobili originali del ‘700, i suoi affreschi e i medicamenti ancora conservati.

Piazza Santa Maria in Trastevere: il cuore del rione

Il centro simbolico del quartiere è Piazza Santa Maria in Trastevere, con la sua fontana omonima, considerata una delle più antiche della città e punto di ritrovo per romani e turisti, ma la protagonista assoluta di questo scenario è la Basilica di Santa Maria in Trastevere, una delle chiese più antiche di Roma, fondata secondo la tradizione già nel III secolo. L’attuale aspetto risale al XII secolo, quando Papa Innocenzo II la ricostruì: l’interno è un tripudio di mosaici dorati che raccontano la vita della Vergine, capolavoro di Pietro Cavallini. Entrare in questa chiesa significa compiere un viaggio indietro nel tempo, tra le radici paleocristiane e lo splendore medievale.

La chiesa di Santa Maria in Trastevere
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Una delle chiese più antiche di Roma: Santa Maria in Trastevere

Trastevere è celebre anche per la sua vita quotidiana. Fino a pochi decenni fa era un quartiere popolare, abitato da pescatori, artigiani e famiglie romane legate da forti tradizioni. Ancora oggi, nonostante sia diventato molto più turistico, camminando per le sue vie si percepisce quell’identità. Un tempo animato da mercati rionali e giochi di strada, il rione è oggi un crocevia di culture, ma non ha perso la sua anima: le trattorie servono i piatti simbolo della cucina romana, dalla carbonara alla cacio e pepe, passando per la trippa alla romana e i carciofi alla giudia. Molti locali hanno ancora l’aspetto delle antiche osterie, con i tavoli in legno, le tovaglie a quadretti e soprattutto la simpatia dell’oste, che con la sua romanità verace è di solito il vero animatore del locale.

L’altra Trastevere: chiese e capolavori nascosti

Accanto al lato più vivace, Trastevere custodisce un grande patrimonio artistico, di cui fa parte a pieno titolo la Basilica di Santa Cecilia in Trastevere, dedicata alla patrona della musica sacra. All’interno si trova una scultura straordinaria di Stefano Maderno che raffigura la santa così come fu trovata durante il ritrovamento delle sue spoglie: un’immagine struggente di fede e realismo.
Da non perdere anche la chiesa San Francesco a Ripa, che ospita l’estasi della beata Ludovica Albertoni scolpita da Gian Lorenzo Bernini, un capolavoro barocco di intensità drammatica, quasi cinematografica. All’interno dellaChiesa sono conservate anche le spoglie mortali del grande artista metafisico Giorgio De Chirico.
Altro gioiello è la Villa Farnesina, residenza rinascimentale voluta dal banchiere Agostino Chigi e affrescata da artisti come Raffaello e Baldassarre Peruzzi. Le sale raccontano il fasto della Roma del Cinquecento, con scene mitologiche e atmosfere raffinate.

Il Gianicolo: balcone su Roma

Alle spalle di Trastevere si erge il Gianicolo, collina panoramica che offre una delle viste più spettacolari sulla città. Salendo tra viali alberati si incontra il monumento a Giuseppe Garibaldi, a ricordo della resistenza repubblicana del 1849. Ogni giorno a mezzogiorno, da un cannone posto poco distante, viene sparato un colpo a salve: una tradizione che dal 1847 scandisce la vita della città. Dal belvedere, lo sguardo abbraccia Roma a 360 gradi: cupole, tetti, campanili e in lontananza i Colli Albani. È un luogo perfetto per concludere l’itinerario, magari al tramonto, quando la città si accende di una magica luce calda.

vista dal Giancolo
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L’incredibile vista dalla Terrazza del Gianicolo, a Roma

Trastevere di sera: tra movida e suggestioni

Se di giorno Trastevere incanta per i suoi monumenti e le passeggiate, di sera si trasforma in uno dei quartieri più vivaci della capitale. Le piazze si riempiono di tavolini all’aperto, i locali propongono musica dal vivo e l’atmosfera si fa festosa.
Piazza Trilussa e piazza Santa Maria diventano epicentro della movida, ma basta allontanarsi di qualche vicolo per ritrovare la tranquillità di una trattoria familiare o di un’enoteca raccolta. È questa doppia anima – popolare e cosmopolita, rumorosa e intima – che rende Trastevere irresistibile.

Trastevere non è solo un quartiere, ma un concentrato dell’identità romana: sacro e profano, antico e moderno, popolare e aristocratico. In poche strade si incontrano secoli di storia e la vitalità della vita quotidiana.
Camminando tra i suoi vicoli si percepisce come Roma sia una città in continuo dialogo con il passato, capace di rinnovarsi senza dimenticare le proprie radici. Per questo un itinerario a Trastevere è un’esperienza che va oltre la visita turistica: è un incontro con l’anima stessa della Città Eterna.

Come arrivare: Trastevere è raggiungibile con il tram 8 da Largo Argentina o con vari autobus; la stazione ferroviaria di Roma Trastevere collega il quartiere con tutta la città.

Quando visitarlo: la mattina per scoprire musei e chiese, la sera per godere dell’atmosfera vivace.

Cosa non perdere: Santa Maria in Trastevere, Santa Cecilia, Villa Farnesina, il Gianicolo.

Esperienze da fare: fermarsi in un forno a gustare la pizza bianca, fotografare i murales nascosti, partecipare a una visita guidata per scoprire storie e leggende

Autore
SiViaggia.it

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