Tre agenti del carcere di Prato indagati per l’aggressione al killer delle prostitute
- Postato il 28 giugno 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Il detenuto che ha versato olio bollente sul volto di Vasile Frumuzache, reo confesso dei due delitti di Ana Maria Andrei e Denisa Maria Adas, fu “lasciato del tutto libero” di farlo. Almeno questo è quello che ipotizza la procura di Prato, guidata da Luca Tescaroli, che ha per questo ha indagato tre agenti della Polizia Penitenziaria ipotizzando a loro carico i reati di rifiuto di atti d’ufficio e di lesioni colpose.
Nonostante le direttive impartite dalla procura al comandante del carcere e l’assicurazione che si era provveduto a garantire la sicurezza di Frumuzache, ricostruiscono i magistrati della città toscana, il 6 giugno un detenuto fu “lasciato del tutto libero di versargli un pentolino di olio bollente, intriso di un bicchiere di zucchero, sul volto e sugli arti” ustionandolo. I tre agenti indagati sono un 24enne originario di Caserta, un 40enne di Belvedere Marittimo (Cosenza) e un 45enne di Napoli.
L’incapacità di assicurare la sicurezza passiva per i detenuti nel carcere di Prato e il caso specifico di Frumuzache sono messi in evidenza dal procuratore Tescaroli: “È un dato di fatto – spiega Tescaroli – che non si è riusciti ad assicurare il richiesto controllo e protezione” nei confronti del Frumuzache, che era entrato da poche ore in carcere dopo aver confessato i delitti delle due escort. Il detenuto che lo aggredì, secondo quanto appreso, era un parente di una delle donne assassinate dall’uomo.
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