Tre calciatori sfidano una Formula 1: risultato finale sorprendente

  • Postato il 10 giugno 2025
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  • Di Virgilio.it
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Cosa succede quando metti una monoposto di Formula 1 su un campo da calcio? No, non è una barzelletta. È quello che è successo davvero a Leeds, quando i giocatori del club inglese hanno deciso di sfidare una Red Bull in una gara di velocità, con un paio di twist.

La sfida è lanciata

La folla iniziativa nasce un anno fa, durante il GP di Silverstone. Alcuni giocatori del Leeds erano ospiti nel box Red Bull. Qualcuno (forse Dan James, oggi out per infortunio) butta lì una provocazione: “Secondo me, se ci metti un po’ d’erba e una curva stretta, possiamo battere ‘sta macchina”. Da lì, l’idea prende vita. Alla provocazione, la scuderia risponde: “Ok, mettiamola alla prova”. E la prova arriva davvero. Location? Lo stadio del Leeds, il mitico Elland Road. Sfida? Una corsa da un’area di rigore all’altra, con ritorno. Ma non basta correre dritti: bisogna farlo sull’erba e con una curva a 180 gradi per tornare indietro. Sembra di assistere in presa diretta a un duello da videogame.

I protagonisti? Da una parte Arvid Lindblad, giovane talento della Formula 2, al volante non di una RB17, bensì di una RB7, la stessa che nel 2011 dominava con Vettel. Dall’altra tre giocatori del Leeds: Willy Gnonto, Largie Ramazani e Isaac Schmidt. Invece di partire dai box, allo spegnimento dei semafori, la scelta è ricaduta su un campo da calcio: due estremi da raggiungere, e una macchina da corsa lanciata in pieno sforzo contro tre atleti agili e carichi.

I calciatori sembrano spuntarla sulla Red Bull

Il via è immediato: i calciatori partono come razzi. Sull’erba, hanno grip, leggerezza, esplosività, mentre la monoposto è un pesce fuor d’acqua. Slitta, cerca aderenza, addirittura pare impacciata. Per un attimo, i giocatori danno quasi la parvenza di aver la vittoria in pugno. Poi però accade quello che accade sempre con una Formula 1 (già proiettata al 2026 con il calendario): appena trova un minimo di trazione, la Red Bull si trasforma in una fionda. Lindblad doma la bestia e chiude il sorpasso nella parte finale, chiudendo in trionfo proprio davanti alla porta avversaria.

Più che una sfida, è stato uno spettacolo. E, al tempo stesso, un test interessante, meritevole di essere condiviso sui social. Arvid, a fine gara, ha il sorriso di chi ha rischiato grosso ma l’ha portata a casa: “Ero nervoso. Mai guidato sull’erba prima. L’auto ha una potenza assurda, ma zero grip. Non sapevo se sarei riuscito a girarla bene o se avrei fatto un testacoda davanti a tutti… Solo Red Bull poteva pensare a una roba così”.

Da parte sua, Ramazani se la ride: “Esperienza pazzesca. Certo, avrei preferito salire in macchina! È stato surreale essere lì accanto a una F1 vera. All’inizio pensavo ce la potessimo fare… e in effetti per un po’ abbiamo anche condotto. Ma alla fine, beh, è una Red Bull: vola via”. E Dan James, anche se assente, resta il grande escluso ma anche il più quotato dai compagni per un’eventuale rivincita: “Dan avrebbe potuto batterla. Secondo me quella macchina l’avrebbe affumicata”. Tra mito, goliardata e spot, regna il divertimento.

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Virgilio.it

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