Trekking da sogno nel borgo più magico d’Italia: tra colori, silenzio e antiche tradizioni
- Postato il 20 novembre 2025
- Lifestyle
- Di Blitz
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L’autunno in Sardegna si conferma una stagione ideale per immergersi nella cultura e nei paesaggi autentici dell’isola.
L’edizione 2025 di Autunno in Barbagia rappresenta un’occasione imperdibile per scoprire la Sardegna più genuina, fatta di borghi accoglienti, antichi mestieri e sapori autentici. Ogni weekend, da settembre a dicembre, da Bitti a Orune, passando per Oliena, Orgosolo, Mamoiada e Gavoi, le strade si animano con artigiani al lavoro, musiche popolari e profumi di cucina tradizionale. Le corti delle tipiche case sarde si aprono al pubblico: le nonne impastano il pane carasau, le mani esperte mostrano tecniche antiche, mentre le cantine propongono degustazioni di vini locali, tra cui il celebre cannonau.
La rassegna è un invito a vivere la vita quotidiana di questi piccoli centri come un abitante del posto, immergendosi in un’atmosfera di festa e convivialità che celebra la cultura e l’identità barbaricina.
Orgosolo: murales, natura e storia millenaria
Tra i borghi protagonisti spicca Orgosolo, comune di 3.813 abitanti situato a 620 metri sul livello del mare, noto a livello internazionale per i suoi murales che raccontano storie di identità, lotte sociali e memoria collettiva. In autunno, le montagne del Supramonte che circondano il paese si tingono di tonalità calde, offrendo scenari spettacolari.
Il territorio orgolese è un vero scrigno archeologico: dai menhir e dolmen preistorici alle oltre 30 strutture nuragiche, tra cui il nuraghe Mereu, uno dei più affascinanti, situato nel cuore del Supramonte con la sua torre principale ancora integra. La zona è caratterizzata da paesaggi mozzafiato, foreste di lecci millenari e una fauna tipica delle montagne, tra cui mufloni, cinghiali e l’aquila reale di Sardegna.
Il centro storico di Orgosolo si distingue per le sue case in pietra ornate dai murales, iniziati alla fine degli anni Sessanta come espressione di protesta sociale e politica. Oggi rappresentano un museo a cielo aperto, con opere che narrano anche scene di vita quotidiana e tradizioni locali.
Orgosolo è inoltre celebre per la produzione di “su Lionzu”, la raffinata benda in seta che incornicia il volto delle donne nell’abito tradizionale, tessuta ancora con tecniche antiche e tramandate da generazioni. Non manca infine il prezioso patrimonio musicale, con il canto a Tenore riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

A breve distanza da Orgosolo, Mamoiada è il centro che custodisce la tradizione delle maschere del carnevale sardo, i Mamuthones e gli Issohadores, riconosciuti a livello internazionale per il loro valore culturale e folcloristico. Anche qui, l’autunno coincide con la vendemmia e gli eventi di “Autunno in Barbagia”, che danno vita a degustazioni nelle cantine locali, racconti di famiglia e momenti conviviali attorno a un bicchiere di cannonau e pane carasau caldo.
Per gli amanti della natura, Gavoi e il vicino Lago di Gusana rappresentano una meta ideale in autunno: il lago si riflette in tonalità dorate e i boschi circostanti invitano a passeggiate lente, immerse nei profumi di muschio e legna bruciata. Un luogo perfetto per rigenerarsi con un weekend all’insegna del silenzio e dei paesaggi incontaminati.
Quando visitare e consigli pratici
Il periodo più indicato per vivere “Autunno in Barbagia” va da fine settembre a metà novembre, quando i paesi barbaricini si animano con le varie tappe del calendario ufficiale 2025. Per godere appieno dell’esperienza si consiglia di portare abiti comodi, scarpe adatte per camminate e, soprattutto, tanta curiosità per scoprire le numerose storie e tradizioni che ogni borgo conserva gelosamente.
L’offerta culturale e naturalistica della Barbagia durante l’autunno si conferma così una proposta straordinaria per chi desidera scoprire un lato più intimo e autentico della Sardegna, lontano dalle folle estive e immerso in un’atmosfera calda e ricca di fascino.
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